CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Canegrate, botte e umiliazioni quotidiane dalla badante diventata nuora: finisce l’incubo dell’anziana disabile

La pensionata non si è persa d’animo, ha fatto nominare un tutore che potesse allontanare il figlio e la moglie dell’Est, poi condannata a un anno e quattro mesi per atti persecutori

Un aula di tribunale (archivio)

Un aula di tribunale (archivio)

CANEGRATE - Condannata ad un anno e quattro mesi per atti persecutori nei confronti della suocera.

Una vicenda che arriva da Canegrate quella che ha visto imputata una donna ucraina di 46 anni, che inizialmente si era avvicinata ad una famiglia del posto per fare la badante e che poi era diventata la moglie del figlio della donna, un’anziana classe 1937 affetta da disabilità. Proprio i guai fisici dell’anziana avevano portato il figlio a chiedere un aiuto in casa per la madre inferma. Un atteggiamento gentile, quasi amorevole, quello iniziale della badante nei confronti dell’anziana inferma che aiutava non solo nelle faccende domestiche, ma anche per fare la spesa e cucinare e a volte anche per fare un giro nel quartiere. Dalle nozze in avanti quell’amorevole badante si è poi trasformata in qualcos’altro rendendo un inferno la vita all’anziana vessata da minacce.

L’ucraina poi, ogni volta che faceva da mangiare, tirava addosso alla suocera quello che le capitava a tiro. Poi schiaffi, spintoni e pugni tanto che in tribunale durante il dibattimento si è parlato di un "perdurante stato d’ansia e paura", quello in cui viveva la donna canegratese. L’anziana però non ha mai mollato ed è riuscita nell’impresa di ottenere la nomina di un amministratore di sostegno.

L’uomo è riuscito nell’intento di allontanare da casa la moglie del figlio, poi ha raccolto tutte le prove delle vessazioni subite dalla donna. Alla fine una denuncia all’autorità giudiziaria ha dato inizio al processo con tanto di condanna alla ex badante dell’Est.