CRISTIANA MARIANI
Cronaca

Accoltellamento di Busto Garolfo: "Lui? È sempre stato tranquillo"

I vicini raccontano la ex coppia protagonista del fatto di sangue di lunedì

Abbiategrasso, i soccorsi dopo la lite

Busto Garolfo (Milano), 7 settembre 2019 - Avvisaglie? Nessuna. «Anzi, erano davvero una coppia innamorata. Finché hanno vissuto tutti e due qui erano tranquilli. Si chiamavano persino «Amo» da una finestra all’altra di casa». Nessun problema quindi. Almeno a sentire i vicini della coppia italo-maghrebina che nel tardo pomeriggio di martedì è stata protagonista di una violenta lite in via Gramsci, accanto alla focaccieria ligure nella quale lavora Massimiliano Bossi, il 48enne padre di famiglia che è intervenuto per separare i contendenti e poi è finito in ospedale con un grave trauma cranico.

In realtà ex coppia, perché il tunisino Hamza Guesmi e la compagna Erika, originaria di Gallarate ma per un paio d’anni residente a Busto Garolfo, si erano separati, e la donna era andata a vivere dal compagno attuale, italiano anch’egli pregiudicato. Insieme a loro viveva anche il bambino di poco più di un anno e mezzo, che Erika aveva avuto con Guesmi. Una situazione complicata e anche decisamente tesa, probabilmente proprio per la presenza del nuovo compagno della donna. Martedì Erika e Guesmi si erano dati appuntamento nella piazzetta antistante la Coop di via Gramsci per cercare di accordarsi su quante volte il padre potesse vedere il bambino la settimana. «Probabilmente lui non si aspettava che la donna avrebbe portato anche l’attuale compagno ed è stato colto da un raptus - affermano alcuni vicini di casa del venticinquenne -. Lui è sempre stato molto tranquillo, non ha mai dato alcun segno di stranezza». Un cortile popolare, fatto di abitazioni a tratti anche fatiscenti.

Un cortile abitato da molte famiglie, tutte ancora sotto choc per la violenta lite che è scoppiata in via Gramsci martedì. Lite nella quale la donna è stata ferita con un coltello dall’ex fidanzato e nella quale l’uomo che era intervenuto per separarli ha rischiato di morire. «Il ragazzo nordafricano esce tutte le mattine per andare a lavorare, va in bicicletta da Busto Garolfo a Rescaldina e la sera rincasa in silenzio - spiegano i vicini -. Lui ed Erika hanno vissuto qui per circa due anni, erano innamorati e non li abbiamo mai sentiti neppure discutere. Siamo davvero sconvolti per quello che è successo. Non riusciamo a darci una spiegazione». Intanto continuano le indagini dei carabinieri per accertare le varie responsabilità su quanto accaduto lunedì.