Blitz della Guardia di Finanza. Società di carburanti nel mirino: sequestrato un milione e mezzo

Besnate, nei guai imprenditore ultraottantenne. Il meccanismo di frode: fatture inesistenti ed evasione dell’Iva

Blitz della Guardia di Finanza. Società di carburanti nel mirino: sequestrato un milione e mezzo

Blitz della Guardia di Finanza. Società di carburanti nel mirino: sequestrato un milione e mezzo

I finanzieri della Guardia di Finanza di Varese hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, per un valore pari a circa 1,5 milioni euro, nei confronti di una società della provincia, con sede a Besnate, operante nel settore della commercializzazione di carburanti, già colpita lo scorso settembre da un analogo provvedimento per oltre 1,2 milioni di euro, nei guai imprenditore ultraottantenne attivo nel settore.

Le indagini delle Fiamme Gialle, partite da una verifica fiscale avviata dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Varese nel 2022 ed in seguito coordinate dalla Procura della Repubblica bustocca, hanno portato all’individuazione di un articolato meccanismo di frode, attuato mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 6,7 milioni di euro, realizzato, anche con il coinvolgimento di società cartiere, con il fine di evadere l’Iva e, dunque, con la prospettiva di applicare prezzi più bassi sul mercato, danneggiando gli imprenditori onesti.

Pari a circa 2,7 milioni l’Iva complessivamente evasa, profitto illecito della frode fiscale, con centinaia di fatture false emesse negli anni dal 2017 al 2020, dal legale rappresentante della società, ritenuto responsabile di dichiarazione fraudolenta. Il Giudice ha emesso il provvedimento cautelare con il quale ha disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di una somma pari all’Iva evasa, da eseguirsi nei confronti della società e, dal momento che la stessa si è rivelata incapiente, nei confronti del suo amministratore, un imprenditore ultraottantenne. Quindi dopo un primo sequestro di poco più di 1,2 milioni di euro depositati sui conti societari, operato alla fine dell’estate scorsa, è stato eseguito un secondo sequestro che ha riguardato ulteriore denaro presente nelle casse della società oltre la quota di proprietà di due immobili, di un’autovettura e di un motociclo intestati al suo legale rappresentate, per un valore complessivo di oltre 500mila euro. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, è necessario tenere conto della presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino al giudizio definitivo.