di Graziano Masperi
Le serate e i pomeriggi domenicali di ballo saranno anche divertenti, ma evidentemente non piacciono a tutti. Forse perché sono gratuiti per un totale di 40 ingressi? Con il solo costo della tessera di 15 euro e fermo restando che ognuno è libero di fare una donazione, è sicuramente un grande vantaggio per gli anziani di Magenta. Per quale motivo qualcuno non dovrebbe gradire quello che fa un’associazione di volontariato? Sui social sono partite le accuse verso l’Auser che hanno fatto arrabbiare il presidente Nicola Branca. "Non è la prima volta, ma abbiamo sempre cercato di soprassedere – ha commentato – ora però si lanciano accuse diffamatorie di una gravità assoluta e abbiamo il dovere di replicare. Siamo un’associazione che opera da anni sul territorio, conosciuti e stimati da tutti. Non permetteremo che il nostro buon nome venga diffamato in questo modo".
Alle accuse lanciate di non pagare affitto, riscaldamento, energia elettrica che si riversano sui magentini per duemila euro al mese, Branca è categorico: "Abbiamo una convenzione con il Comune per l’uso della struttura di via Matteotti e versiamo anche una somma per coprire le spese relative alle utenze. Operiamo nel pieno rispetto delle regole. Noi siamo un’associazione senza scopo di lucro ed è per questo che riusciamo a far entrare i nostri associati gratuitamente. Nessuno riceve un soldo per quello che fa. Siamo perfettamente a conoscenza di quello che possiamo e non possiamo fare". Nessun volontario è stipendiato e Auser si rivolge, non solo ma soprattutto, a una platea di persone anziane. Per loro il ballo non è solo un divertimento, ma un’attività fondamentale per mantenere il benessere. "Valuteremo con la presidenza territoriale e regionale Auser il da farsi", aggiunge Branca.
La struttura di via Matteotti è condivisa con un’altra associazione, che svolge attività di svago per la terza età. La convenzione con il Comune è motivata dai numerosi servizi a favore della collettività svolti da Auser. Non solo attività ludiche, ma anche gestione degli orti urbani, accompagnamenti nelle strutture sanitarie, servizi davanti alle scuole. "Il centro polifunzionale non è un capannone. È perfetto per il ballo, lo spazio è adeguato e l’acustica perfetta".