
Alessandro Colombo
Parabiago (Milano) – Il ritorno all’agonismo. E per una volta la classifica non importava. Per Alessandro Colombo, 49 anni, di Parabiago (Milano), la corsa in montagna di 9 chilometri, disputata a Madesimo, è stata la prima dopo molto tempo, la prima con la protesi che sostituisce parte della gamba sinistra, amputata sotto il ginocchio. Il test è stato felice. E domenica disputerà a Imola il campionato italiano di duathlon (3 chilometri di corsa, 11 in bici, un chilometro e mezzo ancora di corsa, tutti in successione).
L’incidente in moto
Nel 1997 Alessandro rimane vittima di un devastante incidente di moto. Subisce la sub amputazione della gamba sinistra (sotto il ginocchio), che gli viene riattaccata ma che rimane menomata, con paralisi e deficit neurosensoriali. Perduto il lavoro come carabiniere paracadutista.
Gli interventi chirurgici
Dodici interventi in due anni. Colombo è un combattente. Si appassiona allo sport, soprattutto al ciclismo e poi al paraciclismo. Vince due titoli nazionali, disputa gare europee e internazionali, viene convocato in nazionale. Nel 2019 ancora una operazione non riuscita. Colombo decide per l’amputazione dell’arto.
Una tecnica rivoluzionaria
Lo scorso giugno, a Bressanone, viene operato dal dottor Alexander Gardetto, che ha messo a punto una tecnica rivoluzionaria (Tagreted Sensory Reinnervation) con una protesi che permette al paziente operato di non vivere la sindrome dell’arto fantasma e di “sentire” la gamba a ogni passo. Consiste nel praticare un “ponte” con un nervo sensibile prelevato dal paziente, che viene innestato nel punto in cui inizia l’amputazione.
L’altra estremità del nervo prelevato viene inserita in un’altra parte della gamba (nel caso di Alessandro l’esterno coscia). In questo modo, il cervello avrà la sensazione di avvertire ancora la presenza del piede. Viene poi applicata una protesi che consiste in una calza dotata di vibratori e di un plantare munito di sensori. A ogni passo, la sensazione di camminare ancora sul proprio piede. Due settimane fa è stato applicato a Colombo un nuovo piede protesico in carbonio elastico.
La corsa in montagna
"La cosa importante – dice Colombo – era collaudare me stesso, la protesi e il piede su un percorso difficile, con 400 metri di dislivello, 3 chilometri di salita e 6 di discesa in mezzo ai prati, dove ho dato tutto, com’è nel mio temperamento. Sono molto soddisfatto. Sono stato in mezzo alla gente. Dopo un lungo periodo di solitudine ho condiviso lo sport con altri, pur con la paura di mettere a rischio l’esito dell’intervento. Alla fine, sono arrivato al traguardo più che tranquillo".
Il Progetto ‘Tagliato per vivere’
Lo scopo era anche quello di dare visibilità al Progetto ‘Tagliato per vivere’, la chirurgia che toglie la sindrome dell’arto ‘fantasma’. "Su Youtube c’è uno spot che può essere votato fino al 30 marzo".