Ozzero-Magenta, i conti degli agricoltori: “Ecco quanti ettari di terreno perderemo”

Stop all’opera, che di recente ha ottenuto il via libera definitivo nell’ambito del progetto Vigevano-Malpensa. Sul piatto anche questioni legate alla tenuta idraulica del suolo

Una manifestazione contro la realizzazione della Vigevano-Malpensa (Archivio)

Una manifestazione contro la realizzazione della Vigevano-Malpensa (Archivio)

Albairate, 5 aprile 2024 – La Vigevano-Malpensa e, nel caso in questione, la sua tratta Ozzero-Magenta piace proprio a pochi. Al coro di No che si è levato negli ultimi tempi riguardo la realizzazione dell’infrastruttura, si aggiunge lo stop degli agricoltori, così come espresso dalle associazioni di rappresentanza più attive sul territorio.

La posizione

Cia Agricoltori Italiani, Coldiretti e Confagricoltura, dopo il definitivo via libera all’opera, si legge in una nota, “si uniscono alla Città Metropolitana di Milano, ai Comuni di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, al Parco Agricolo Sud Milano, ai Comitati NO Tangenziale, nel ritenere questa infrastruttura eccessiva, gravemente penalizzante per il comparto agricolo e contestata anche da migliaia di cittadini del territorio”.

Nell'Abbiatense, sostengono i portavoce dei sodalizi di categoria, l'agricoltura ha ancora un valore e un ruolo primario. “La nostra cultura e le nostre tradizioni sono un'eredità della storia del nostro territorio – prosegue ancora il comunicato – con la sua configurazione agricola, il suo ambiente ricco di verde, di acque, di cascine secolari. L'economia agricola, grazie al graduale ricambio generazionale, all'innovazione tecnologica, alla multifunzionalità, rappresenta un punto di forza di questo lembo di terra all'interno del Parco Agricolo Sud Milano e del Parco del Ticino. Tutto ciò – proseguono gli agricoltori – non può essere compromesso e danneggiato da un'infrastruttura pensata su un progetto ormai obsoleto perché concepito più di 20 anni fa”. 

La strada, così come disegnata, secondo le associazioni di categoria, “non rispetta i confini naturali delle campagne, che determina un enorme consumo di suolo reso fertile e produttivo dall'instancabile lavoro di generazioni di agricoltori”.

I timori

La superstrada di collegamento tra Malpensa e Tangenziale Ovest con la Variante Ozzero-Albairate (Tratte A-B-C), secondo i dati resi noti dalle confederazioni, sviluppa una lunghezza di 17,6 chilometri e occuperà una superficie totale di 1.277.442 metri quadri (pari a 180 campi di calcio) di cui ben il 94,5 % saranno sottratti a terreni agricoli fertili. Una situazione che preoccupa gli agricoltori, in un contesto già segnato da un consumo di suolo superiore alla media nazionale.

Fra gli elementi di rischio vengono segnalati l’aumento della possibilità di fenomeni legati alla tenuta idraulica dei terreni e la carenza progettistica nell’ambito della viabilità alternativa di tipo poderale, ovvero la mancanza di continuità viabilistica all’interno dei terreni coltivati.