
Agenzia delle Entrate
Legnano (Milano), 14 ottobre 2015 - «Ancora una volta la cosiddetta spending review si ripercuote negativamente sui comuni. Non è tollerabile che l’Agenzia delle Entrate decida di chiudere un gran numero di uffici territoriali sulla base di un semplice piano di risparmi senza verificare attentamente le reali esigenze delle città penalizzate. In questo modo vengono mortificati tutti i presidi di legalità e le azioni tese a contrastare l’evasione fiscale». Il sindaco Alberto Centinaio così commenta la notizia dell’annunciata soppressione della sede legnanese dell’Agenzia delle Entrate. Una decisione che, soltanto in Lombardia, colpisce 10 uffici tra cui quelli di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.
A Legnano operano attualmente 38 dipendenti e il distretto di competenza comprende nove comuni (Legnano, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Villa Cortese). I contribuenti complessivamente interessati sono quasi 166 mila. Mediamente, ogni giorno, vengono serviti al front office dell’ufficio 150 utenti con picchi in particolari periodi dell’anno (soprattutto nel periodo della dichiarazione dei redditi) che superano i 200. Globalmente, nel corso del 2014, sono stati serviti al front office circa 35 mila utenti. Sempre nello scorso anno, sono stati 3300 gli utenti serviti tramite procedura telematica CIVIS, un servizio di assistenza che permette di sanare eventuali irregolarità a seguito di controllo automatico delle dichiarazioni. A questo punto per tutti i comuni del distretto si apre un nuovo fronte di lotta per impedire che il nostro territorio perda un altro presidio decentrato di importanti servizi di pubblica utilità. «Mi sto attivando – ribadisce il sindaco Centinaio – per mobilitare sindaci, parlamentari, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali affinché si faccia “rete” per scongiurare anche la chiusura dell’Agenzia delle Entrate. Un provvedimento che penalizzerebbe non solo i cittadini ma anche categorie professionali, come i commercialisti e i notai, che non possono perdere tempo prezioso per sobbarcarsi lunghi viaggi verso altre sedi».