
In coda sotto la pioggia per effettuare il tampone
Abbiategrasso (Milano), 28 ottobre 2020. Oltre due ore sotto la pioggia per un tampone. In alcuni casi con i figli (anche molto piccoli) al seguito. È la situazione nella quale si sono trovate decine di studenti e genitori all’inizio della settimana, in coda per raggiungere il centro allestito dall’Asst Ovest Milanese nell’ex palazzina delle suore, all’interno dell’area del Cantù. Una situazione di disagio che è stata denunciata da più parti, social compresi, e che ha già spinto l’azienda socio sanitaria ad alcune riflessioni. Nella giornata di ieri, infatti, fonti ospedaliere hanno assicurato che sono allo studio modalità alternative per gestire l’esame e più consone alla stagione autunnale-invernale. Stando a quanto ha spiegato il neo direttore medico di Magenta-Abbiategrasso, Chiara Radice, sono almeno cento al giorno i tamponi eseguiti nella Città del Leone, all’interno della struttura riservata agli studenti e al personale ospedaliero. Nell’ultimo periodo, infatti, anche ad Abbiategrasso si sono moltiplicate le classi finite in isolamento dopo il rilevamento di un positivo e le disposizioni dell’Ats Milano prevedono la necessità di presentare il referto col tampone – naturalmente negativo – al proprio medico di base per poter rientrare a scuola.
Anche il «Movimento per i diritti del cittadino malato» ha attaccato la gestione dei tamponi, denunciando il fatto che diverse persone sono state inviate anche molto lontano (Lodi o l’ospedale Sacco, per fare due esempi) ad eseguire il test proprio a causa della carenza di slot disponibili sul territorio. Nel frattempo l’Amministrazione comunale si sta organizzando anche in vista della prossima campagna di vaccinazioni antinfluenzali. In accordo con Ats e medici di medicina generale, il Comune ha individuato nella Fiera di via Ticino un luogo idoneo ad accogliere i cittadini.
Nella struttura saranno presenti un ampio spazio di attesa che potrà accogliere oltre cento persone sedute, posti a sedere post vaccinazione, tre box in cui si troveranno gli operatori sanitari e un box con lettino per eventuale sorveglianza. Il Comune ha garantito che provvederà a garantire l’ingresso in sala con misurazione della temperatura e gel disinfettante, mentre a fine giornata sarà garantita la santificazione dell’intero ambiente. «La sede sarà a disposizione dei medici che la richiederanno a partire dal 16 novembre per circa quattro settimane, gli spazi saranno organizzati in modo tale da consentire il rispetto delle norme di prevenzione di contagio – ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali di Abbiategrasso, Rosella Petrali –. L'organizzazione delle visite su appuntamento sarà a carico dei medici».