ABBIATEGRASSO (Milano), 25 aprile 2017 - Nonostante l’omertà delle famiglie coinvolte i carabinieri della stazione di Abbiategrasso e del nucleo operativo radiomobile hanno denunciato per tentato omicidio Francesco S., ritenuto il responsabile dell’accoltellamento ai danni di Giuseppe Bonaccorso, il 31enne tuttora ricoverato all’ospedale di Legnano dopo essere stato accoltellato all’inguine nella tarda serata di domenica. Una violenza assurda avvenuta in una zona degradata tra via Fusè e via Cervi, quartiere Aler di Abbiategrasso. Tutto è partito da uno screzio ad una festa di battesimo, a Vigevano, durante la quale erano presenti le famiglie dei Moramarco e dei Bonaccorso.
Una discussione per futili motivi sfociata in violenza già poco prima delle 21 quando un membro della famiglia Moramarco è sceso in strada e ha esploso 4 colpi di fucile a scopo intimidatorio, giusto per far capire alla famiglia rivale che non avevano intenzione di scherzare. Due ore dopo è scattata l’aggressione. Francesco S., muratore di circa 40 anni e residente anche lui in un palazzo di via Fusè, ha aspettato il Bonaccorso e lo ha accoltellato all’inguine. Partite le indagini i carabinieri hanno dovuto affrontare la reticenza, arrivata al culmine dell’omertà, delle persone alle quali chiedevano informazioni. Ma i militari sono riusciti ad arrivare al presunto responsabile. Stavano entrando nella sua abitazione sfondando la finestra. Lui, sentitosi ormai braccato, si è costituito nella caserma di viale Mazzini insieme al suo legale, l'avvocato Roberto Grittini. A piede libero, è ora accusato di tentato omicidio.