DANIELE DE SALVO
Economia

Metamorfosi di una provincia. Lecco e quei 350mila visitatori del ponte del 2 Giugno

Il bilancio del weekend appena terminato racconta di una trasformazione epocale da zona manifatturiera a centro ricettivo. I dati sono stati raccolti da Confcommercio sulla base degli spostamenti monitorati con gli smartphone

Turisti a Bellagio

Turisti a Bellagio

Lecco – Quasi 350mila visitatori nell’ultimo weekend nei centri più attrattivi della provincia di Lecco, tanti quanti tutti i lecchesi che nell’intera provincia vi abitano. Più di un milione invece durante le vacanze di Pasqua e il ponte del Primo maggio. Lecco nel lungo fine settimana del 2 giugno è stata invasa da quasi 140mila persone, tra turisti e visitatori di giornata; Varenna da 69.500; Mandello del Lario da 70mila; Merate da 40mila; Bellano da 22mila. Si aggiungono ai 500mila visitatori di Lecco dei ponti di Pasqua e del Primo maggio appunto; ai 265mila di Varenna; ai 215mila di Mandello; ai quasi 110mila di Merate; ai 75mila di Bellano. Numeri certi, non suggestioni e numeri pressoché immediati, non dopo settimane, mesi, spesso anni.

A darli, il presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati e il direttore Alberto Riva. Li hanno calcolati gli operatori di una importante compagnia telefonica in base al traffico e alla localizzazione dei cellulari, con i quali da Confcommercio appunto hanno stretto un accordo per una rilevazione e una misurazione puntuale sulle presenze in alcuni punti del territorio.

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Antonio Peccati, presidente Confcommercio Lecco

Grazie a particolare algoritmi e all’AI, l’Intelligenza artificiale, nel giro di un 24 ore è possibile stimare con una precisione superiore al 90% il numero di visite e di visitatori unici, escludendo residenti e pendolari, genere, provenienza, nazionalità, reddito e capacità di spesa. “Un servizio importante per gli operatori economici del settore ricettivo in primis, ma anche per gli operatori del commercio e dei servizi che rappresentiamo – spiega il presidente di Confcommercio Lecco, che conta 3.500 associati –. I dati fanno chiarezza. Se fino ad oggi abbiamo ragionato in termini di sensazioni e di riscontri approssimativi piuttosto che di desiderata, ora abbiamo la possibilità di avere dati certificati”.

Le analisi consentono ad esempio di valutare le lingue da imparare per accogliere al meglio i clienti, gli orari e i periodi di apertura e chiusura, le migliori attività marketing... I riscontri vengono messi a disposizione pure degli amministratori locali delle città e dei paesi interessati con i quali sono stati sottoscritti protocolli d’intesa: una sorta di ribaltamento dei ruoli, poiché spetterebbe semmai ai politici e ai governanti raccogliere dai e, in base ad essi, compiere scelte strategiche per un territorio e una comunità.

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Alberto Riva, direttore Confcommercio Lecco

“Possono essere utili per pianificare servizi, trasporti, parcheggi, eventi”, sottolinea il direttore di Confcommercio lecchese. Che prosegue: “Lecco e provincia non sono più realtà manifatturiere; si va verso la ricettività e l’artigianato di servizio”. “Come è satura – gli fa eco Antonio Peccati –. A Lecco vale la pena investire in turismo e accoglienza”.