
La dottoressa Sandra Stazzer dell’Irccs Medea
Bosisio Parini (Lecco), 3 maggio 2025 – Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità. I ricercatori dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Eugenio Medea de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, specializzati nella riabilitazione dei bambini con gravi patologie neurocerebrali e motorie, e gli scienziati di Mars Planet Technologies di Curno, hanno firmato un protocollo d’intesa per il trasferimento tecnologico delle soluzioni sviluppate per le attività spaziali alla medicina riabilitativa sulla terra.
I traguardi
L’obiettivo sono strumenti innovativi nei trattamenti di neuropsicomotricità delle disabilità motorie. Serviranno sia per i piccoli pazienti, sia per i cosmonauti, poiché si studieranno gli effetti dello stare nello spazio sulla salute e sulle prestazioni umane negli ambienti estremi, con particolare attenzione alla fisiologia e alla riabilitazione in condizioni di microgravità.
L’attività di Mars Planet
“Un passo fondamentale per lo sviluppo di soluzioni innovative che possano migliorare la salute degli astronauti e offrire nuove applicazioni terapeutiche sul nostro pianeta”, spiega Antonio Del Mastro, direttore tecnico di Mars Planet Technologies, dove si occupano di tute spaziali, terraformazione, serre extraterrestri, microgravità, ologrammi, estrazione di eventuali risorse da altri pianeti.
"Ricadute importanti”
“Una collaborazione che può accelerare lo sviluppo di nuove metodologie diagnostiche, terapeutiche e riabilitative - sottolinea Sandra Strazzer, responsabile dell’unità operativa complessa per le cerebrolesioni acquisite dell’Irccs Eugenio Medea -. Accogliamo bambini che, in seguito a un trauma cranico, passano da un’attività di gioco e movimento alla completa immobilità. Ci aspettiamo ricadute importanti anche sulle applicazioni terrestri, sia per l’interpretazione dei cambi metabolici, sia per gli sviluppi di innovazioni tecnologiche riabilitative”.
All’Eugenio Medea è già in funzione, l’AstroLab, un laboratorio di ricerca e di cura per ragazzi dove le attività riabilitative sembrano un gioco, grazie a tecnologie all’avanguardia e ad ambienti futuristici, tramite realtà virtuale e robotica.