DANIELE DE SALVO
Economia

Crisi Riello, la multinazionale Carrier conferma di voler vendere: 160 posti di lavoro a rischio

Trattativa a oltranza per salvare il polo di Lecco dell’azienda produttrice di caldaie fondata nel 1922

La protesta dei lavoratori del sito lecchese di Riello

La protesta dei lavoratori del sito lecchese di Riello

Lecco, 7 agosto 2025 – Trattativa a oltranza per salvare il polo di Lecco della Riello, la famosa casa di caldaie, e soprattutto i 160 tra tecnici e impiegati che lì lavorano. I soci della multinazionale Carrier, che dal 2015 sono i proprietari dell’italianissima società, vogliono venderla.

Stanno cercando possibili investitori e acquirenti interessati all’affare, ma al momento non ci sono certezze. In campo, per scongiurare manovre che portino allo smantellamento del sito produttivo lecchese, che è un centro di ricerca e sviluppo, non ci sono solo i sindacati, ma anche i politici, che hanno più volte incontrato con loro i manager aziendali.

La politica 

“Ci hanno confermato le modalità e le tempistiche per l’avvio delle interlocuzioni con i potenziali acquirenti – riferiscono Antonio Pasquini, il consigliere provinciale con delega al Lavoro, e il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni -. Noi siamo convinti nelle potenzialità dell’unità produttiva di Lecco e nel valore aggiunto che essa può offrire, in particolare sotto il profilo della ricerca e dello sviluppo di prodotti innovativi”.

Il momento purtroppo resta di profondo incertezza, perché il percorso e il processo di vendita non sono stati ancora definiti. Rispetto al muro contro muro iniziale, sembra però che sia possibile un’intesa.

“Da parte nostra, in stretta collaborazione con i funzionari di Regione Lombardia e ciascuno per quanto di competenza, restiamo a disposizione per garantire il massimo supporto”, è l’offerta del consigliere regionale e del sindaco di Lecco. La Riello a Lecco, come in altri posti, è già stata fortemente ridimensionata.

L’operazione in corso sembra strettamente finanziarie e speculativa. Nonostante l’annuncio della vendita degli asset e delle attività del gruppo Riello, dalla casa madre hanno infatti confermato tutti gli investimenti a breve termine, compresa la realizzazione di una camera climatica proprio nel polo di Lecco, per studiare e sperimentare caldaie e bruciatori green e ibridi.

Anche i conti sono positivi. La Riello è stata fondata nel 1922. Ha sempre rappresentato il made in Italy, ma dalla fine del 2015, l’azienda è entrata a fare parte di United Technologies Corporation e dal 2020 è proprietà degli azionisti statunitense Carrier Corporation. E ora di nuovo una vendita, con il rischio che a pagarla siano anche i dipendenti, circa 600 in tutti gli stabilimenti del gruppo.