Vismara, 14 anni di stallo "Fate decadere il piano"

Il sindaco chiede a Regione e Provincia di intervenire e sanzionare i proprietari azzerando tutti i volumi edificatori sul comparto industriale dismesso

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di Daniele De Salvo

Il nuovo centro a Casatenovo non c’è ancora. A distanza di 14 anni e cinque giorni esatti dalla firma, che avrebbe dovuto essere epocale ma che si è rivelata uno scarabocchio inutile, nulla o poco è stato rispettato dell’accordo di programma per riqualificare gli stabilimenti dismessi della Vismara. Per questo il sindaco Filippo Galbiati ne ha chiesto la decadenza e sollecita "sanzioni" come l’azzeramento dei volumi edificatori e del valore economico dell’area.

Il vecchio comparto industriale, che ospitava il colosso degli insaccati e la Vister, la divisione farmaceutica del gruppo alimentare, una volta sgomberato avrebbe dovuto essere raso al suolo per lasciare posto a un nuovo quartiere con una piazza, spazi e servizi pubblici, luoghi di ritrovo, abitazioni, uffici, negozi, strade e parcheggi di cui tuttavia al momento, nonostante i quasi tre lustri trascorsi, non esistono nemmeno i progetti.

Gli edifici abbandonati cadono letteralmente a pezzi e i ruderi sembrano una cicatrice che deturpa tutta la città e che nessuno al momento sa né quando né se prima o poi verrà sanata.

Gli unici ad aver beneficiato dell’intesa sono stati i vertici dell’emiliana Ferrarini, che nel 2000 hanno acquisito la Vismara dalla Nestlé e che dal 2011 hanno trasferito gli impianti produttivi nel nuovo polo di Cascina Sant’Anna, salvo poi trascinare il marchio brianzolo nel baratro del fallimento. Non hanno mantenuto nemmeno la promessa di nuovi posti di lavoro, perché il numero di dipendenti è diminuito e molte attività sono state esternalizzate.

Gli unici che si sono assunti le loro responsabilità sono i titolari dell’immobiliare Davero, che hanno anche già depositato le fidejussioni assicurative: loro sono però proprietari di un lotto assolutamente marginale dei tre che costituiscono il comparto. "I soci dell’Immobiliare Casatenovo, proprietari dell’ex Vister e della Ferrarini, a cui appartiene l’ex Vismara, si stanno invece dimostrando socialmente irresponsabili e attenti esclusivamente ai loro interessi – li accusa il solitamente pacato primo cittadino, che non si fida più delle chiacchiere su possibili acquirenti –. Per questo ho domandato di dichiarare la decadenza dell’accordo di programma per evidente inadempienza".

L’obiettivo è spostare la partita del futuro urbanistico di un comparto di 25mila metri quadrati in municipio, mentre attualmente, in base all’accordo di programma sottoscritto il 4 marzo del 2004, la titolarità della pianificazione urbanistica dell’area spetta solamente alla Regione e alla Provincia.