
La Skoda Fabia dopo l'incidente
Vercurago (Lecco), 24 luglio 2023 – Al posto di Nino avrebbe dovuto esserci Paolo su quella macchina. Anzi, Nino nemmeno avrebbe più dovuto esserci su quella macchina. All'ultimo momento, dopo essere già sceso dall'auto, ha però deciso di riaccomodarsi a bordo, sul sedile anteriore del passeggero che aveva appena lasciato, per accompagnare anche lui Paolo e Yanisbel a casa, insieme ad Alessandro.
Il cambio di posto mancato
Lo rivela Romina, la mamma di Paolo Racamato, il giovane di 22 anni di Lecco che ora lotta per la vita insieme alla moglie 29enne Yanisbel Rodriguez, dopo essere stati coinvolti in un terribile incidente sulla statale Lecco – Bergamo a Vercurago, in cui ha perso la vita l'amico di Calolziocorte Nino Ingallina, che aveva 31 anni. “Guidava Alessandro, la Skoda Fabia su cui viaggiavano tutti, era la sua – racconta mamma Romina -. Stavano tornando a casa dopo aver trascorso la serata insieme. Prima avevano accompagnato Nino, che però ha deciso di andare anche lui ad accompagnare mio figlio Paolo e mia nuora Yanisbel. Se Nino non fosse andato, Paolo, che era sul sedile posteriore insieme a Yanisbel, sarebbe passato davanti, al posto di Nino e probabilmente sarebbe morto lui invece di Nino”.

Paolo e Yanisbel
Paolo resta ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Gerardo di Monza. Ha già subito un primo intervento chirurgico d'urgenza per bloccare una grave emorragia interna al fegato che altrimenti lo avrebbe ucciso in poche ore. Ha riportato molte altre gravi lesioni. La sua situazione al momento è stazionaria. E' in coma farmacologico per non affaticarlo. Verrà sottoposto ad un altro intervento chirurgico a breve. Yanisbel, che è all'Alessandro Manzoni di Lecco, sta un poco meglio, sebbene pure per lei la prognosi al momento resti riservata. E' stata operata anche lei: si è fratturata un femore, entrambi i polsi e ha riportato gravi lesioni al volto che renderanno necessari altri interventi anche per lei. Lei è sedata, per evitare che si agiti troppo.
L'autista
Alessandro Roma, 27enne di Calolzio, è l'unico della comitiva che se l'è cavata con lesioni non gravi. Dopo una notte di ricovero in osservazione al papa Giovanni XXIII di Bergamo, la mattina dopo l'incidente era già fuori dall'ospedale. Era lui alla guida della macchina. Sarebbe risultato positivo al test dell'etilometro. E' stato aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio e lesioni stradali gravissime. Ha riferito di aver avuto un colpo di sonno. Dai primi accertamenti sembra corresse parecchio. Lui e i tre amici che aveva a bordo si sono schiantati prima contro lo spigolo di un muro, poi sono stati scaraventati contro un altro muro dall'altra parte della strada. Gli air bag sono esplosi ma hanno protetto guidatore e passeggeri solo dal primo urto, poi si sono sgonfiati. La Skoda Fabia si è ridotta ad un ammasso informe e irriconoscibile di lamiere.