
I lavori di costruzione del ponte in Valvarrone
Valvarrone (Lecco), 24 luglio 2025 – Un ponte alto 200 metri. È il Ponte dei Minatori. Sarà il ponte pedonale più alto d’Europa. Collegherà da parte a parte la valle del torrente Varrone tra Tremenico sul versante nord e Lentrèe su quello sud, in Valvarrone.
I lavori per costruirlo sono già cominciati. Se ne occupano i tecnici della società Il Ponte dei Minatori, una srl appositamente costituita. Il ponte sarà sospeso ad un’altezza di 200 metri da fondovalle e sarà lungo circa 450 metri. I costi sono interamente sostenuti da investitori privati. Diventerà di sicuro un’attrazione turistica che richiamerà escursionisti in cerca di un ‘esperienza adrenalinica da tutto il mondo, ma servirà pure ai valligiani che a Lentrée hanno case, perché il borgo attualmente è raggiungibile solo tramite un sentiero impervio o una funivia riservata agli operatori minerari delle miniere della zona. Il Ponte dei Minatori sarà inoltre una passerella verso il futuro per tanti, perché permetterà di varare nuove attività economiche e creare nuovi percorsi naturalistici.
Già adesso però se ne colgono i primi benefici. “Per consentire il passaggio dei mezzi pesanti necessari alla realizzazione dell’opera, tra cui le bobine d’acciaio delle funi portanti, verranno eseguiti lavori di consolidamento strutturale della Sp 67 nel tratto compreso tra Introzzo e Tremenico recentemente chiuso a causa di una frana - spiega Cristian Adamoli, a capo del progetto -. Grazie alla posa di profilati metallici e ad altri interventi tecnici mirati, sarà temporaneamente possibile il transito di mezzi che fino ad oggi non potevano accedere, migliorando la viabilità pure per la comunità locale. Tutto ciò che svolgiamo è condotto in coordinamento con gli amministratori locali e funzionari degli enti competenti, oltre che, naturalmente, nel pieno rispetto delle normative ambientali e paesaggistiche, in un’ottica di turismo sostenibile. Siamo orgogliosi di poter contribuire con questa infrastruttura iconica alla rinascita della Valle e continueremo a lavorare con impegno e trasparenza per il successo dell’opera e territorio”.
Il ponte si inserisce all’interno di un ampio piano di rilancio turistico e culturale del comprensorio, come il recupero delle ex miniere.