REDAZIONE LECCO

Valmadrera capitale italiana della lotta all'amianto e al mesotelioma

Al Centro cultureale Fatebenefratelli si è riunito il Coordinamento nazionale amianto

Il Coordinamento nazionale amianto a Valmadrera

Valmadrera (Lecco), 9 aprile 2018 – Valmadrera per un giorno è stata la capitale della lotta al mesotelioma. Il Centro culturale Fatebenefratelli è stata infatti scelta come location per la rionio be del Coordinamento nazionale amianto di cui fanno parte i volontari delle associazioni nazionali e i componenti dei comitati degli ex esposti, delle associazioni delle vittime e i rappresentanti delle società che si occupano di mappature e smaltimento amianto. L'incontro è stato promosso dai volontari Gruppo aiuto mesotelioma di Lecco, impegnati da anni sul territorio provinciale.

“Siamo stati molto orgogliosi di aver ospitato il Coordinamento nazionale amianto, la principale organizzazione italiana che porta avanti con determinazione numerose iniziative per combattere il mesotelioma, sensibilizzare cittadini e rappresentanti istituzionali e difendere i diritti dei famigliari delle vittime – commenta la presidente Cinzia Manzoni -. Abbiamo ospitato rappresentanti da ogni parte d’Italia: Roma, Pavia, Torino,Trieste, dalla Sicilia... con i quali ci siamo confrontati a 360° sugli obiettivi, gli impegni, gli ostacoli ed i risultati ottenuti finora. Il Coordinamento nazionale in questi mesi ci sta supportando nella nostra battaglia per la bonifica della ex Leuci ed ha rinnovato la volontà di continuare a monitorare la situazione”. Il presidente del Coordinamento Salvatore Nania dal canto suo ha tracciato il punto sui traguardi raggiunti in tutta Italia e sugli obiettivi futuri: “Chiediamo con forza che venga effettuata una reale mappatura dell’amianto presente sul territorio nazionale dal momento che, come ci insegna il caso di Lecco - ci sono realtà che non l’hanno effettuata o l’hanno fatta solo parzialmente. Solo così possiamo conoscere la quantità esistente e i rischi per la salute e l’integrità fisica e psicofisica dei cittadini ancora oggi esposti. Non possiamo più permetterci di perdere ancora altro tempo”.