
Persone in coda ieri alla stazione di Lecco in attesa di un bus
Male la prova generale di un’estate senza treni sulla sponda orientale del Lago di Como. Come previsto, il servizio di bus sostitutivi al posto dei treni, in seguito allo stop alla circolazione ferroviaria fra Lecco e Colico presenta parecchie criticità, sia a Lecco, il capolinea, dove è il caso, sia soprattutto a Varenna, la meta più gettonata. Nella Piccola perla del Lario, come nel capoluogo, gli spazi di manovra sono troppo angusti per i pullman, come aveva del resto avvertito il sindaco do Varenna Mauro Manzoni. I tempi di sbarco e imbarco sono inoltre più lunghi del previsto, a causa dei tanti turisti, molti dei quali con ingombranti bagagli al seguito. Pure gli autisti devono prenderci la mano e le indicazioni non sono delle migliori, mentre i tassisti scarseggiano. Già nei prossimi giorni verrà convocata una riunione per valutare possibili aggiustamenti. Intanto la questione della chiusura della linea Lecco – Sondrio – Tirano dal 15 giugno al 15 settembre per lavori infrastrutturali in vista delle Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, è approdata pure in Parlamento, perché la situazione preoccupa. "Per garantire la massima capacità di trasporto è stato programmato un servizio continuativo di bus lungo la sponda del lago, con frequenza di 15 minuti, integrato da un servizio di ulteriori bus da Lecco specificatamente destinati a Varenna – svelta i piani Antonio Iannone, sottosegretario per le Infrastrutture e Trasporti, in risposa ad una interrogazione parlamentare di Giulia Pastorella, deputata e vicepresidente di Azione -. Verrà inoltre separato il traffico di più lunga distanza, quindi per Sondrio e la Valtellina, che sarà servito da bus diretti via Superstrada". La prova generale è appunto in corso.
Daniele De Salvo