
Un nuovo ponte unico, stradale e ferroviario, a doppia corsia e doppio binario. Però non accanto al San Michele,...
Un nuovo ponte unico, stradale e ferroviario, a doppia corsia e doppio binario. Però non accanto al San Michele, ma a più a sud, circa 3 chilometri e mezzo in linea d’aria, tra Cornate, sponda brianzola dell’Adda, e Medolago, versante bergamasco. È la controproposta dei residenti di alcuni paesi dell’Isola Bergamasca e anche oltre, per evitare che il futuro nuovo viadotto in fase di progettazione, che sostituirà lo storico San Michele, che non reggerà oltre il 2030, comporti tra il resto espropri e demolizioni di abitazioni, aumento spropositato di traffico nei centri urbani fino al 150% in più, ritardi di realizzazione dell’infrastruttura con conseguente blocco dei collegamenti tra le province di Lecco, Bergamo e Monza. A elaborare il piano, che potrebbe mettere tutti d’accorso, sono Stefano Perico di Ambivere, Antonio Galizzi e Giovanna Maffi di Brembate Sopra e Pierluigi Toccagni di Ponte San Pietro. Una proposta, la loro, dettagliata e motivata.
"La realizzazione di un unico attraversamento dell’Adda tra Medolago e Cornate con ponte ferroviario a doppio binario e stradale, non disgiunto da tempi certi e contenuti per la realizzazione di collegamenti ferroviari locali con tram-treno – sono le loro istanze -. Un collegamento ciclabile e pedonale tra la fermata terminale del tram-treno e la nuova stazione di Paderno. Un collegamento esclusivo con minibus elettrici sulla parte superiore dell’attuale ponte San Michele. Collegamenti stradali di scorrimento veloce". In questo modo non verrebbe nemmeno deturpato il San Michele, realizzato tra il 1887 e il 1889, in contemporanea alla Torre Eiffel con un moderno “mostro“ in cemento e ad appena 30 metri di distanza. Una soluzione che piace pure ai sindaci della sponda lecchese: "Non è scritto da nessuna parte che il nuovo ponte debba essere per forza tra Paderno e Calusco", le parole di Danilo Villa, primo cittadino di Verderio. Da Rfi tuttavia storcono il naso, sia per le tempistiche, sia per i costi che lieviterebbero, sia per alcune valutazioni tecniche e normative, ad esempio sui tram-treni. Ora la decisione per una proposta finale spetta proprio a loro. Daniele De Salvo