DANIELE DE SALVO
Cronaca

Un ecomostro sul Lario. L’ex camping da demolire: braccio di ferro in vista

Mandello, il Tar ha ordinato l’abbattimento di quanto già costruito dai privati. Il sindaco: "Avremo modo in queste settimane di capire i risvolti giuridici della sentenza".

Un ecomostro sul Lario. L’ex camping da demolire: braccio di ferro in vista

Il sindaco Riccardo Fasoli

Un ecomostro in riva al lago. Quello che sulla carta dovrebbe diventare un nuovo piccolo quartiere turistico a Mandello, con un residence di monolocali, bar e un ascensore per accedere alla spiaggia, potrebbe restare uno scheletro in cemento armato con affaccio diretto sul Lario. I giudici del Tar di Milano hanno ordinato l’abbattimento di quanto è già stato costruito al posto dell’ex campeggio, nell’ambito di un progetto di rigenerazione urbana. Parte del cantiere è stato infatti allestito su un’area demaniale: per le concessioni edilizie sarebbe stato necessario ottenere l’autorizzazione paesaggistica dai funzionari dell’Amministrazione provinciale e non invece dai tecnici comunali, come invece è successo. La sentenza dei magistrati del Tar è destinata tuttavia ad innescare probabilmente un lungo contenzioso giudiziario, tra ricorsi e controricorsi. I titolari dell’immobiliare Borgo Lariano che hanno cominciato l’intervento, prima dello stop improvviso imposto nel luglio 2023 in seguito alla denuncia di sconfinamento nell’area demaniale, difficilmente rinunceranno infatti a portare a termine l’opera e all’affare senza percorrere tutte le possibili soluzioni alternative, per le quali occorrerà molto tempo. In caso di eventuale bancarotta per il mancato rientro dall’investimento, non si potrebbero inoltre sobbarcare le spese di abbattimento.

Sebbene l’ordinanza di demolizione sia già stata emessa nei mesi scorsi da parte dei dirigenti della Provincia di Lecco, per il momento il sindaco del paese Riccardo Fasoli si limita a prendere atto del pronunciamento legale: "Avremo modo in queste settimane di capire i risvolti giuridici della sentenza e i futuri atti nel rispetto della legalità e dell’interesse pubblico sul futuro di quell’area".