DANIELE DE SALVO
Cronaca

Accampati all’addiaccio, notte sul marciapiede davanti alla Questura di Lecco sognando un permesso

La denuncia del consigliere di Alleanza Verdi-Sinistra Vassena: “Capita spesso di trovarli fuori dal portone con cartoni e coperte, in attesa con qualsiasi condizione. Quel che succede non è dignitoso né sicuro”

Il marciapiede fuori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Lecco con le persone in attesa

Il marciapiede fuori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Lecco con le persone in attesa

Lecco, 7 febbraio 2025 – Accampati all’addiaccio, di notte, per terra, su cartoni, con solo qualche coperta addosso per non rischiare di morire assiderati in questo inverno. Non sono senzatetto. Sono stranieri che restano in coda anche di notte per non perdere il posto per un appuntamento per chiedere di essere riconosciuti come rifugiati politici. Chi resisterebbe in attesa in una situazione del genere? Chi è fuggito da un Paese nel quale rischiava di morire di stenti evidentemente sì. Chiedono di rinnovare il permesso di soggiorno, avviare le procedure per il ricongiungimento con i propri familiari, uscire dalla clandestinità... restare in Italia onestamente, alla luce del sole, non da irregolari, senza più la paura di essere espulsi, venire rinchiusi in qualche centro di permanente, subire un rimpatrio coatto. Succede in centro a Lecco, fuori dell’Ufficio Immigrazione della Questura.

Cartoni e coperte

Lo denuncia Lorenzo Vassena, consigliere comunale di Alleanza Verdi e Sinistra - Cambia Lecco. "È ormai da tempo che per il disbrigo di qualsiasi pratica, le persone sono obbligate a sostare per lunghe ore sul marciapiede – spiega –. Non conosco quali siano le ragioni di questa situazione. Chi ne paga le conseguenze sono però i cittadini stranieri che sono costretti a rimanere anche tutta la notte all’addiaccio, con qualsiasi condizione atmosferica. Capita spesso di trovarli fuori dal portone con cartoni e coperte in attesa di avere la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno o svolgere altre pratiche utili alla permanenza regolare sul territorio italiano”.

Considerazioni

Il consigliere comunale chiede a chi di dovere di intervenire e trovare soluzioni: "Ciò che avviene non è né dignitoso, né sicuro per le persone coinvolte”. Dalla Questura stanno gestendo la situazione come possono. Di certo nessuno dell’Immigrazione ha la volontà di mettere in condizione di estrema difficoltà i cittadini stranieri, molti dei quali si mettono e restano in fila per ore, anche per una notte intera appunto, sebbene senza aver prenotato un appuntamento, prenotazione invece richiesta proprio per evitare lunghe e inutili attese.