Lecco, ungheresi bloccati in montagna per colpa dell'app: li salva il Soccorso alpino

Si sono fidati delle indicazioni di un'app ma il percorso era troppo impegnativo per loro

Personale del Soccorso Alpino

Personale del Soccorso Alpino

Lecco, 7 maggio 2022 – Una coppia di turisti ungheresi traditi dalle indicazioni del web è rimasta bloccata in montagna ai Piani dei Resinelli sopra Lecco. I volontari del Soccorso alpino hanno impiegato sei ore per raggiungerli, assisterli e poi scortarli sani e salvi al sicuro. Si sono levati in volo anche i soccorritori dell'eliambulanza di Como, che però a causa delle condizioni meteo, hanno dovuto abortire la missione di salvataggio e riatterrare lasciando il colpito tutto sulle spalle dei tecnici della stazione di Lecco della XIX Delegazione Lariana. L'allarme è scattato nel tardo pomeriggio di ieri, quando due escursionisti ungheresi di 27 anni lei e 28 lui sono rimasti letteralmente impantanati mentre stavano percorrendo il sentiero Ger, cioè Gruppo escursionisti rancesi, una via attrezzata sul Monte Coltiglione nella zona dei Piani dei Resinelli e del Parco Valentino. Per orientarsi e pianificare l'escursione si sono affidati ad alcuni siti e app, senza però conoscere realmente la reale situazione. A causa della pioggia battente che ha reso estremamente viscido il terreno e del percorso a tratti molte impegnativo ed esposto che non si aspettavano, si sono così “arenati” in quota.Piuttosto che rischiare oltre hanno preferito fermarsi e chiedere aiuto. Si sono subito messi in marcia i volontari del Soccorso alpino guidati dal capostazione Massimo Mazzoleni, che li hanno raggiunti: li hanno trovati in una sorta di anfratto nella roccia, dove c'è anche una statua di una madonnina e dove hanno tentato di ripararsi dalle raffiche di vento e dalla pioggia. Erano infreddoliti e bagnati fradici. Li hanno rifocillati e riscaldati, imbragati e poi piano piano accompagnati passo passo in sicurezza fino ai Resinelli, dove li hanno affidati ai sanitari del 118 per un controllo preliminare. I due, freddo e spavento a parte, stavano tutto sommato bene e hanno preferito non essere ricoverati in ospedale nemmeno per qualche esame di controllo. Il difficile e lungo intervento di soccorso al freddo e al buio è terminato solo dopo mezzanotte. Ad aprile cinque giovani milanese erano rimasti bloccati sul monte Due Mani su cui sono saliti in scarpe da tennis e jeans. A differenza loro i due ungheresi erano almeno attrezzati e hanno ringraziato i tecnici del Soccorso alpino che li hanno salvati.