Trent’anni a registrare il meteo "Mai rilevata una siccità simile"

La storia di Giovanni Zardoni: tutto è nato a 12 anni dopo la grande nevicata del 1985 sulla Brianza. Oggi continua ancora a segnare quotidianamente che tempo fa utilizzando il computer

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Mentre i suoi compagni delle medie si scambiavano le figurine Panini e fantasticavano sui calciatori, lui prendeva nota delle condizioni del tempo e non si perdeva nessuna delle trasmissioni sul meteo del colonnello Edmondo Bernacca, di Andrea Baroni e Guido Caroselli.

La sua passione per la meteorologia è scattata durante la grande nevicata del gennaio 1985, che in 72 ore seppellì la Brianza sotto un manto bianco spesso un metro e mezzo: aveva 12 anni, ne sono trascorsi 38 e ora che ne ha 49 Giovanni Zardoni continua ancora a segnare quotidianamente che tempo fa. Prima lo faceva con carta e penna, poi è passato al computer, utilizzando una stazione meteo professionale con cui da 21 anni rileva in maniera scientifica a livello locale temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, punto di rugiada, pressione, precipitazioni e intensità delle precipitazioni. La sua è una passione, non un lavoro. "Sono un meteofilo, non un meteorologo professionista", conferma Giovanni, che è stato anche vicesindaco nel suo paese, e tra il resto è coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e direttore delle operazioni di spegnimento dei volontari della Protezione civile dell’Antincendio boschivo sempre del Curone. È stato tra i primi a cogliere e sfruttare le opportunità di internet e a mettersi in rete, aderendo all’associazione del Centro meteo lombardo. "Anche in Brianza stiamo andando verso la tropicalizzazione – spiega -. Nel 2022 per tutto luglio sono state registrate temperature massime oltre i 30° come non era mai successo prima, oppure non ha piovuto per molti giorni consecutivi. Si verificano sempre più frequente fenomeni estremi. Inoltre assistiamo all’aumento delle temperature". Il 2022 a Cernusco è stato infatti l’anno più caldo dell’ultimo lustro e il più siccitoso degli ultimi 21. Daniele De Salvo