Travolti e uccisi sul loro gozzo. In Appello i responsabili

Brescia, processo bis per i due manager tedeschi

Sono tornati in aula Christian Teissman e Patrick Kassen, i manager di Monaco di Baviera che la sera del 19 giugno ‘21 sul Garda a bordo del potente Acquarama del primo falciarono e uccisero i fidanzati Umberto Garzarella a Greta Nedrotti, 37 e 25 anni, fermi nel golfo di Salò sul gozzo in legno a guardare le stelle. Condannati rispettivamente a 2 anni e 11 mesi e a 4 anni e mezzo, gli imputati sono comparsi in Corte d’appello, presenti, come sempre, la mamma di Greta e il papà di Umberto. La pg Rita Caccamo ha chiesto la conferma delle condanne evidenziando le violazioni cautelari commesse "tutte in nesso di causalità con l’incidente". Dal "superamento del limite di velocità di quasi 4 volte" allo stato di "alterazione da abuso di alcol di Kassen" che guidava, ai fanali "non omologati", tali da rendere "pericolosa e irregolare la navigazione notturna". "Teissmann affidando la barca all’amico ha abdicato alla responsabilità di controllo ed è inverosimile che dormisse sotto il rombo dei motori". Per i difensori di Kassen, Guido Sola e Massimo Bonvicini, che hanno chiesto l’assoluzione dal reato di naufragio e un ridimensionamento della pena, non c’è prova dell’ubriachezza né che il gozzo fosse regolarmente illuminato. Gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni, invece, hanno chiesto per Teissman l’assoluzione tout court.