Un finanziamento agevolato di 10 milioni di euro per rendere più sostenibile un processo potenzialmente devastante e inquinante, come l’estrazione a la produzione di calce. Esplosivi, escavatori, via vai di mezzi pesanti, polvere ovunque, acqua dei torrenti grigia e fangosa: la rappresentazione plastica è la cava sul Magnodeno, un enorme cratere sopra Lecco. A concedere il finanziamento sono stati i vertici di Intesa San Paolo. I beneficiari sono gli imprenditori della lecchese Unicalce, i principali produttore italiano di calce calcica, dolomitica e derivati con 11 stabilimenti: Lecco, dove ha anche sede la Spa, Brembilla e Sedrina della Bergamasca, Bernezzo, Campiglia Marittima a Livorno, Genova, Itri a Latina, Terni, due a Narni in Trentino e Palagiano nel Tarantino.
I soldi serviranno a realizzare investimenti nella transizione ambientale attraverso progetti di risparmio energetico, l’utilizzo di combustibili ed energia da fonti rinnovabili e circolari, lo sviluppo di nuovi prodotti con ridotta impronta carbonica. "In continuità con il nostro piano industriale questo finanziamento contribuirà agli investimenti legati alla decarbonizzazione e digitalizzazione dei nostri processi", spiega Luca Negri, direttore generale di Unicalce. "Questo finanziamento accompagna i nostri clienti nello sviluppo di un modello di economia circolare efficiente in grado di garantire una gestione virtuosa dell’energia e a basso impatto ambientale", aggiunge Daniele Pastore, direttore regionale per la Lombardia Nord di Intesa San Paolo. Il finanziamento messo a disposizione è denominato S-Loan, una tipologia di finanziamento con condizioni dedicate agevolate, grazie alle riduzioni di tasso che saranno riconosciute al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento: prima e meno si inquina, meno si paga di interessi.
In Unicalce, Spa da oltre 200 milioni di euro di fatturato, lavorano quasi 500 persone negli 11 stabilimenti, 4 i forni che producono fino a 2 milioni di tonnellate di calce all’anno e 4 gli impianti di produzione dei premiscelati. Intesa San Paolo, con 422 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine settembre 2024, è invece il maggior gruppo bancario in Italia.