Traghetti al palo Licenziati i pontilisti stop agli attracchi

Oliveto Lario, assunti dal Comune tramite una cooperativa hanno perso il lavoro. Ora i ferry-boat non possono più approdare in paese in piena stagione estiva.

di Daniele De Salvo

Finchè la barca va lasciala andare, ma la barca a Oliveto Lario non va più. Non perché non c’è chi remi, piuttosto perché manca chi la ormeggi. I tre pontilisti comunali addetti all’attracco e alla partenza dei traghetti della Navigazione del lago di Como agli imbarcaderi di Limonta, Vassena e Onno, sono stati licenziati o meglio non è stato prorogato loro il contratto.

"Ieri è stato il nostro ultimo giorno di lavoro", conferma il 61enne Dario Gobbi, uno dei tre che era stato reclutato per presidiare il molo di Onno. Senza pontilisti però i battelli non possono approdare né salpare per motivi di sicurezza. Il suo compito infatti era quello di assicurarsi che durante le operazioni di ormeggio, in acqua nei paraggi del pontile, non ci fosse nessuno per evitare incidenti oppure di regolare l’altezza della testa del pontile affinché si trovi sempre a 1 metro e 20 sopra il livello del lago. Oltre agli addetti ai pontili "imbarcati" ad aprile tramite una cooperativa, sono stati lasciati a piedi anche i turisti, poiché appunto senza i pontilisti i traghetti non attraccano né salpano.

Prima ad occuparsi del presidio dei pontili erano gli stessi addetti della Navigazione, poi l’onore e l’onere è stato affidato a incaricati comunali, a spese dei contribuenti di Oliveto. Il nuovo sindaco Federico Grammatica, a differenza del suo predecessore Bruno Polti, non avrebbe tuttavia rinnovato l’allato – non ancora almeno – poiché ritenuto troppo oneroso. Oltre che dal Comune, nemmeno dalla Navigazione qualcuno è disponibile a parlare della situazione. "Ci hanno scaricato senza dirci nulla – prosegue Dario -. Silenzio assoluto sia dal Comune, sia dalla Navigazione. Dalla coop invece ci hanno comunicato con un messaggio Whatsapp che il contratto scadeva ieri". Il consigliere provinciale Stefano Simonetti, delegato tra il resto al Servizio di trasporto pubblico locale, dal canto suo assicura che contatterà sia il primo cittadino di Oliveto, sia i responsabili della Navigazione. "Non è un settore di nostra competenza, ma, come successo in passato, promuoverò certamente un incontro per trovare una soluzione", garantisce. I passeggeri del resto non mancano, specialmente d’estate e togliere i traghetti in un paese sul lago di Como è come chiudere i box alle auto di formula uno.