MARONE (Brescia)
Cerca di evitare un frontale con una macchina ma ci riesce solo parzialmente, e la sterzata gli costa la vita perché lo scaraventa fuori strada, e poi giù in una scarpata, per un centinaio di metri. È l’incredibile incidente che si è verificato ieri mattina a Marone, il cui bilancio è di un camionista morto - Marco Frassi, cinquant’anni, di Pisogne - e di un automobilista ferito (non in modo grave).
E poteva andare pure peggio, si è sfiorata una strage. Il camion volato giù dalla Provinciale infatti è precipitato prima sulla sottostante linea ferroviaria Brescia-Iseo- Edolo, sulla quale per miracolo in quel frangente non transitavano treni, e poi, oltrepassati i binari, è sceso ancora, atterrando sulla pista ciclabile Vello Toline, in questi giorni chiusa per manutenzione. La sequenza si è verificata poco dopo le sette e mezza sulla 510 in prossimità della galleria Trentapassi. Stando alla ricostruzione ad opera della Polstrada di Iseo Frassi, che lavorava nell’azienda di autotrasporti di famiglia, era al volante di un mezzo pesante. Procedeva verso valle quando, in un tratto di strada a picco sul lago d’Iseo, all’improvviso si è trovato a dover sterzare bruscamente per evitare un’auto che viaggiava nell’altra corsia. L’impatto si è verificato ugualmente - il conducente della vettura, un 29enne di Breno, è stato soccorso in codice giallo -, e poi il camion ha perso il controllo, ha sfondato il guardrail ed è sparito alla vista di quanti circolavano sulla Provinciale, finendo nel vuoto. Un volo terrificante di decine di metri che hanno spezzato il Tir.
Il rimorchio è precipitato direttamente nel lago, mentre la motrice è rimasta sospesa nel vuoto, in bilico sulle rocce. All’interno c’era Frassi, che inizialmente si credeva fosse caduto in acqua - tanto che sono intervenuti i sommozzatori dei Vigili del fuoco - invece era nella cabina di guida. Molto complesso il recupero, che ha visto impegnati pure gli specialisti aerosoccorritori del reparto volo Lombardia a bordo dell’elicottero Drago 81, oltre a più squadre di pompieri con l’autogrù, l’elisoccorso del 118, gli uomini del Soccorso alpino, carabinieri, polizia locale. L’incidente ha paralizzato la circolazione ferroviaria, sospesa tra le stazioni di Pisogne-Marone-Zone per permettere la rimozione dei detriti. Trenord ha istituito il servizio di bus sostitutivi.