REDAZIONE LECCO

Lecco, tempesta di sabbia sulla Brianza e il lago: il video dal Grignone e dal satellite

Le immagini di quanto accaduto martedì sulla provincia e la spiegazione degli esperti Centro meteorologico lombardo

La ''tempesta di sabbia'' verso la Brianza

Lecco, 16 aprile 2020 – Una sorta di tempesta di sabbia si è abbattuta sulla Brianza e sul lago e la provincia di Lecco, oscurando quasi il cielo all'improvviso. E' successo l'altro giorno, martedì. A spiegare nel dettagli il fenomeno sono gli esperti del Centro meteorologico lombardo.

“La giornata di martedì 4 aprile 2020 dal punto di vista meteorologico sarà una di quelle che si ricorderanno – illustra Giovanni Zardoni, collaboratore del Cml che gestisce anche una stazione di rilevamento dati a Cernusco Lomardone dove è stato vicesindaco . Verso le 18.10, dopo molte ore di vento teso e caldo da Nord, il foehn, che ha fatto salire la temperatura fino a 23,0° e scendere l’umidità relativa al valore record minimo del 6%, alle 18.10, il Meratese è stato raggiunto da un forte vento da est ben più freddo ed umido. L’ingresso è stato molto coreografico e, complice il periodo di siccità che stiamo vivendo, le prime folate di vento sono state accompagnate da una nube di pulviscolo vario composta da polvere, umidità, nettare... molto evidente ed in contrasto con il cielo azzurro e terso, con visibilità ottima, di qualche minuto prima. A seguito dell’ingresso di queste correnti da est, è diminuita rapidamente la temperatura ed è aumentata l’umidità e la pressione atmosferica”.

“In mattinata, con calma di vento, la temperatura minima è stata di 10,6° verso le 8 con il 67% di umidità relativa – prosegue il meteofilo riferendosi ai parametri rilevati a Cernusco Lombardone-. Tra le 11 e mezzogiorno è entrato il foehn caldo da nord, soprattutto dalle 12.30 in avanti, con raffiche fino a 37 km/h e la temperatura è salita fino a 23°, con umidità relativa scesa fino al 6%. Poco dopo le 18.00, dall’orizzonte orientale si è affacciata l’ondata marroncina di foschia e polvere che rendeva evidente l’ingresso del vento da Est, che ha raggiunto il meratese attorno alle 18.10. Il vento è così ruotato da est - sud/est con raffiche fino a 43.5 km/h ed in una manciata di minuti l’umidità relativa è salita dall’8% al 34%. Per avere una idea del cambio di massa d’aria che si è verificato, nell’arco di un’ora la temperatura è scesa da 22,8° a 15,1°, cioè quasi 8 gradi in meno, con umidità relativa salita al 54% e pressione atmosferica risalita rapidamente dai 1009.7 hPa delle 18.10 ai 1013.6 hPa delle 19.10. La linea di tendenza è proseguita anche nella serata, con la temperatura minima di giornata che è stata ritoccata sul far della mezzanotte con 10.5°, con umidità relativa salita al 67% e pressione atmosferica risalita addirittura a 1021.3 hPa”.

Quanto accaduto è testimoniato anche dalle immagini riprese dalla web cam Panomax installata in cima al Grignone e dalle animazioni satellitari assemblate in una clip pubblicata sui canali social del Centro meteorologico lombardo. “Il video dalla web cam installata al rifugio brioschi è una chicca, è spettacolare a dir poco – commentano dal Centro meteo lombardo. Punto di osservazione: sguardo verso sud dalla vetta della Grigna Settentrionale, 2.410 metri sul livello del mare di quota, sulle Prealpi Lecchesi. Le immagini parlano da sole. Le altre due parti del video sono invece animazioni satellitari. Una è dal canale visibile, quindi assimilabile a cosa osserverebbe un astronauta a bordo del satellite: spazia dal mezzogiorno locale fino alle ore 19. Si può notare come l’ingresso dirompente della Bora sull’alto Adriatico sia ben tradito dalla formazione di un arco di nubi cumuliformi. A seguire, la pressione eolica guadagna via via terreno in Pianura Padana, sviluppando inizialmente qualche temporale tra Veneto ed Emilia Romagna con locali sconfinamenti sul Mantovano, dove è caduta qualche goccia. Proseguendo il suo moto verso ovest, la massa d’aria si arricchisce di polveri sollevate dai campi, che sono molto secchi vista l’avara pluviometria delle recenti settimane. Questa piccola ''tempesta di sabbi'' raggiunge dunque il territorio lombardo, dove da giorni staziona aria estremamente secca, ulteriormente asciugata dai venti di Favonio che insistono già dal mattino. Il margine frontale dell’avvezione da est è tradito da quell’arco grigiastro, opaco anche al satellite visibile, che prende spessore in bassa troposfera. Parliamo di qualche centinaia di metri d’aria molto torbida, più umida e più fresca, ricca di pulviscolo sollevato e trasportato dai venti nel loro tragitto entro il cul-de-sac padano”.

L'altra parte del video mostra la medesima cosa, tuttavia nel canale satellitare dell’infrarosso, che agli effetti palesa il campo termico sulla superficie terrestre in esame. “Colori grigio scuro indicano temperature alte con massime fino a 25-26°C su ovest regione, mentre colori più chiari evidenziano temperature relativamente più fresche. Questo strumento di indagine consente di apprezzare con estrema efficacia l’evolversi dell’ingresso delle masse d’aria orientali, dal Polesine fin verso il Piemonte. La linea di interfaccia, che arretra via via verso ovest, delimita la massa d’aria padana secca, in parte ''favonizzata'', dalla massa d’aria fresca e più umida in ingresso dall’Adriatico”.