DANIELE DE SALVO
Cronaca

Un tappeto sul fondo per far respirare i laghi

A Olginate e Garlate si lavora a un innovativo rimedio per combattere la 'peste d’acqua', la pianta che soffoca i bacini brianzoli

Tappeto per i laghi

Calolziocorte (Lecco), 3 febbraio 2020 - I laghi di Olginate e Garlate sono malati, hanno contratto la peste d’acqua in grado di diffondersi rapidamente e compromettere irrimediabilmente il delicato ecosistema sommerso. Ma gli esperti del Parco regionale Adda Nord hanno già pronte le contromisure per contenerla ed impedire che dilaghi come un’epidemia, contagiando anche il lago di Como e l’Adda. Il "vaccino" è costituito da apposite reti biodegradabili in juta ancorate al fondale dei due bacini idrici con dei paletti di legno per ombreggeranno il fondale.

«La pesta d’acqua , il cui nome scientifico è elodea nuttallii è un pianta acquatica perenne riproduzione vegetativa originaria del Nord America con scopi ornamentali per acquari e giardini, introdotta in natura per l’errato smaltimento e così oggi è diffusa anche in Europa e nel Nord Italia in laghi e fiumi – spiega Sara Raimondi Evalli, l’agronomo che sovrintende i lavori, affidati ai tecnici e ai sommozzatori di Ecovolo di Sirmione -. È costituita da esili fusti lunghi 3 o 4 metri, predilige acque poco profonde. In estate quando le radici si deteriorano, le piante si staccano dal substrato e formano il tipico tappeto galleggiante che spesso si vede in superficie sui nostri laghi e ombreggia e inibisce la crescita delle piante autoctone con gravi conseguenze sull’habitat acquatico, impoverendo inoltre d’ossigeno l’acqua con ripercussioni negative sulla fauna ittica". La peste d’acqua viene quindi combattuta allo stesso modo con cui l’elodea nuttallii danneggia le alghe e le piante non invasive, cioè sottraendole luce e ossigeno per svilupparsi. Il progetto coinvolge in tratto del lago di Olginate all’altezza di Calolziocorte e quello di Garlate lungo le sponde di Pescate, Garlate, Lecco e Vercurago.

L’intervento , cominciato a metà gennaio verrà concluso entro la fine di marzo. Sono stati stanziati 60mila euro, finanziati da Regione Lombardia e dalle società Cartiera dell’Adda e Sime Energia in conto di compensazioni ambientali. Pure i cittadini e quanti navigano sul lago possono però dare una mano a debellare la peste d’acqua. Come? "Adottando semplici accorgimenti – si raccomandano dal Parco Adda Nord -. Ad esempio pulire bene la barca prima e dopo la navigazione nel lago, lavare con acqua calda o salata e asciugare l’attrezzatura per navigare, svuotare sempre sentina, serbatoi e secchi, non rilasciare acqua, piante o animali in un bacino diverso da quello d’origine e utilizzare solo piante autoctone per gli acquari".