REDAZIONE LECCO

Sul colle di San Rocco occhi sempre al cielo

Il centro lecchese è stato inaugurato nel lontano maggio del 1927. Il pezzo più pregiato è il telescopio tedesco Zeiss, risarcimento di guerra.

Sul colle di San Rocco occhi sempre al cielo

L’Osservatorio astronomico di di Merate è la sede operativa dell’Osservatorio astronomico di Brera di Milano di cui fa parte. Vi lavorano un’ottantina di persone tra ricercatori, tecnici, amministrativi, borsisti.

Sorge sul colle di San Rocco, un tempo un luogo isolato, immerso nel buio, da cui si riusciva osservare la volta celeste lontano dalle luci della città. È stato inaugurato il 30 maggio 1927.

Il pezzo più pregiato è il telescopio Zeiss, costruito nel 1926 dai tecnici dell’omonima società di ottiche di Jena, in Germania, in conto risarcimento danni di guerra. Gli installatori tedeschi, per proteggere i segreti industriali, assoldarono contadini analfabeti del posto, ma il direttore dell’epoca riuscì ad ingannarli infiltrando suoi collaboratori. Il telescopio è ancora funzionante e viene utilizzato nell’ambito di un programma internazionale per l’osservazione delle stelle doppie.

All’osservatorio di via Emilio Bianchi tra gli altri ha lavorato per due lustri, dal 1954 al 1964, l’astrofisica Margherita Hack, scomparsa all’età di 91 anni nell’estate del 2013: nella Biblioteca scientifica sono conservati diversi suoi studi e ricerche. Lei tuttavia non ha mai ricordato con piacere l’esperienza in Brianza, se non per le lunghe pedalate in bicicletta, a causa dell’ambiente molto maschilista e provinciale del tempo. Alla specola di Merate vengono organizzate visite e osservazioni guidate. Tra i ricercatori di Merate c’è anche Luca Perri, astrofisico di 36 anni, tra i più apprezzati divulgatori scientifici del momento. D.D.S.