MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Sassari, sub lecchese travolto e ucciso da un motoscafo

Lavorava al Museo di storia naturale di Milano. Indagato per omicidio colposo il conducente del motoscafo, un 71enne milanese

Soccorsi

Milano, 31 luglio 2020 - Era un entomologo del Museo di Storia Naturale di Milano, Andrea Sabbadini, il cinquantenne residente a Cremeno, in provincia di Lecco, falciato da un motoscafo nel tardo pomeriggio di giovedì all’Isola Rossa, località turistica del Sassarese, dove era in vacanza con la famiglia. Da una prima ricostruzione, sembra che l’elica dell’imbarcazione gli abbia tranciato la gamba destra recidendogli di netto l’arteria femorale.

Al timone c’era un turista milanese di 71 anni, anche lui in villeggiatura, che non si sarebbe accorto del sub. "Pensavo di aver investito un tronco o un grosso ramo", ha detto ai carabinieri di Valledoria, intervenuti subito sul posto dopo che l’uomo ha chiesto aiuto e ha provato a soccorrere il cinquantenne. Ma per Sabbadini non c’era più nulla da fare.

La Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla disgrazia. Il settantunenne, con patente regolare, negativo all’alcoltest, ora risulta indagato per omicidio colposo, mentre il motoscafo (lungo circa 8 metri) è sotto sequestro.

Al momento non è stata disposta l’autopsia sul corpo di Sabbadini, che è comunque a disposizione dell’autorità giudiziaria. Tutti gli elementi sembrano ricondurre a un tragico incidente. La boa di segnalazione del sub è stata recuperata a 300 metri dalla riva, tagliata dall’elica, ma bisognerà capire se al momento dell’impatto era alla distanza stabilita dalla legge.

Sabbadini era partito dal resort Costa Paradiso con il suo kayak; arrivato sulla spiaggia di Tinnari, ha lasciato il mezzo e si è immerso per pescare. Ma è stato investito dal motoscafo. È stato identificato un paio d’ore dopo, quando la moglie ne ha segnalato la scomparsa. Lascia lei e una figlia adolescente. "Per gli entomologi è un grave lutto – dice il collega e amico Paride Dioli –. Andrea era preparatore nella sezione degli invertebrati al Museo di Storia Naturale di Milano, esperto di cerambici. Aveva pubblicato numerosi lavori con Carlo Pesarini". Lo ricorda così: "Sorridente, impeccabile nel lavoro e sempre disponibile. Si era ammalato di Covid nei mesi scorsi: lo chiamai un giorno di maggio, per un aiuto su una questione lavorativa, e lui mi rispose con garbo anche se si sentiva molto debole. Si era trasferito a Cremeno perché gli piaceva andare in montagna, a caccia di insetti ma anche a fare le arrampicate. Era uno sportivo, sempre prudente. Mi mancherà molto".