DANIELE DE SALVO
Cronaca

Stop al consumo del suolo. Pgt, si punta sulla rigenerazione

Merate, lo strumento urbanistico prevede più verde e meno cemento. Poche le nuove edificabilità accolte

Stop al consumo del suolo. Pgt, si punta sulla  rigenerazione

Stop al consumo del suolo. Pgt, si punta sulla rigenerazione

Consumo di suolo zero, anzi meno di zero. Più verde e meno cemento a Merate con la variante di Pgt, il Piano di governo del territorio, ex Piano regolatore, in fase di definizione e adozione. Cittadini, proprietari di immobili e terreni, investitori, durante la prima fase dell’iter burocratico, hanno protocollato negli uffici del municipio di Palazzo Tettamanti 72 richieste, domandando nel complesso di rendere edificabili 78 mila metri quadrati attualmente non edificabili, pari alla superficie di circa 8 campi da calcio. La maggior parte delle istanze sono state però cassate: ne sono state per ora accolte solo alcune che complessivamente prevederebbero l’urbanizzazione di 5mila mq.

In contropartita dovranno però essere rinaturalizzati e resi agricoli lotti per 6mila mq: il bilancio verde o il bilancio ecologico, come indicato in gergo tecnico, sarà quindi positivo per mille metri quadri. C’è comunque ancora tempo per presentare ulteriori osservazioni. Di certo non è prevista alcuna urbanizzazione selvaggia, né un ulteriore sviluppo di Merate. Le velleità o le previsioni di aumentare il numero di residenti, fermi al palo a nemmeno 15mila abitanti, sono state smentite da tempo.

"Vogliamo una città sostenibile – spiega Giuseppe Procopio, vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio -. Puntiamo al consumo zero del suolo. Miriamo alla riqualificazione dei centri storici, sia in centro a Merate, sia nelle frazioni". La parola d’ordine è rigenerazione: "Concederemo la possibilità di abbattere i vecchi caseggiati e di ricostruirli ex novo in maniera sostenibile", prosegue l’assessore. Ovviamente gli immobili di pregio e tutelati, che hanno una valenza storica e architettonica, non verranno toccati, come non verranno toccate le zone naturalistiche, tra cui quella attorno al lago di Sartirana o dei grandi parchi pubblici e privati. Tutti comunque potranno mettere mano agli immobili per ristrutturarli, riqualificarli e migliorarne l’efficientamento energetico, ovviamente in base alle normative. Il nuovo Pgt, firmato dall’architetto Silvano Molinetti, dovrebbe essere approvato definitivamente entro fine anno, una volta completato il lungo iter procedurale per uno strumento destinato a disegnare il futuro del capoluogo della Brianza lecchese.