AAA giovani volontari del Servizio civile universale cercansi per dare una mano ai soccorritori del Soccorso bellanese. Ci sono 8 posti, ma al momento una sola candidata. Non era mai successo prima. In molte altre realtà associative del territorio va molto peggio, tanto che i responsabili che le dirigono hanno rinunciato in partenza a reclutare volontari tramite il Servizio civile universale. "L’anno scorso abbiamo ricevuto 11 domande per 8 posti, attualmente una – spiega Paolo Rusconi, presidente del Soccorso bellanese, realtà fondata nel 1991 che conta un centinaio di volontari -. Per noi i volontari del Servizi civile sono vitali, ci aiutano a dire di sì a tutte le richieste che riceviamo da parte dei cittadini. Ci danno una mano al centralino, oppure per i trasporti secondari non in emergenza di malati o anziani e per presidiare le manifestazioni. È un impegno interessante, non necessariamente si devono affrontare situazioni particolari". Oltre a rendersi utili agli altri e ricevere formazione dedicata, è previsto un rimborso spese di 507 euro al mese per un impegno di 25 ore settimanali. È una sorta di "stipendio" part-time.
Perché allora si fanno avanti in pochi? "Tante ragazzi e ragazzi giustamente preferiscono iscriversi all’università o cercare un lavoro stabile – risponde il presidente del Soccorso bellanese -. Ciò però non esclude la possibilità nel frattempo di candidarsi e partecipare all’esperienza del Servizio civile con noi". Possono tra l’altro aderire alla proposta pure i giovani volontari di altre associazioni di soccorso del territorio, dove non è prevista la possibilità di svolgere il Servizio civile. "Chiedo ai giovani di lasciarsi contagiare dalla voglia di dare una mano – rinnova l’appello Paolo Rusconi rivolgendosi direttamente a loro -. Venite a dare un’occhiata, vi offriamo la possibilità di vestire i panni del soccorritore e ricevere un’enorme gratificazione personale, oltre appunto ad un rimborso spese da parte dello Stato".