“Sono caduto in bici”. Invece lo avevano accoltellato durante una rissa in stazione

Lecco, un tunisino di 20 anni si è presentato al pronto soccorso con un profondo taglio, ma il suo racconto non ha convinto i medici. Ha numerosi precedenti ed è irregolare in Italia: verrà rimpatriato

L'intervento della Polizia (Archivio)

L'intervento della Polizia (Archivio)

Lecco, 3 giugno 2023 – ''Sono caduto in bici''. Invece lo avevano accoltellato. Un tunisino di 20 anni si è presentato al Pronto soccorso del Policlinico di Monza con un profondo taglio. Ha raccontato di essersi ferito in bicicletta, ma né i medici, né i poliziotti della questura gli hanno creduto. Il 20enne è stato infatti pugnalato durante una maxi rissa vicino alla stazione ferroviaria di Lecco.

È andato fino a Monza e ha raccontato di essersi fatto male in bici per evitare di finire nei guai. Le bugie però non pagano mai, lo hanno portato direttamente solo in un Cpr, un centro di permanenza per il rimpatrio, perché ritenuto pericoloso.

Dagli accertamenti è infatti emerso che il giovane non aveva il permesso di soggiorno perché l'istanza gli era stata già da tempo cassata dal questore di Genova. Ha inoltre diversi precedenti per furto, ricettazione, spaccio e resistenza a pubblico ufficiale e, infine per rissa aggravata, quella appunto in stazione a Lecco con tanto di coltello. Verrà quindi imbarcato sul primo aereo disponibile per essere rimpatriato in Tunisia appena possibile.