REDAZIONE LECCO

Soccorso in montagna Il cellulare in tasca può allungare la vita

Lecco, il responsabile della XIX Delegazione Lariana avverte gli escursionisti: "Occorre installare sugli smartphone app per segnalare la propria posizione".

Il cellulare allunga la vita, come la telefonata del celebre spot della Sip con Massimo Lopez. Anche in montagna. Basta utilizzarlo bene. Alla vigilia della stagione estiva - quando in tanti affollano sentieri, boschi, rifugi, pendii e vette - lo spiega Marco Anemoli, delegato, cioè responsabile, della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino lombardo, tra le più importanti per territorio, soccorritori e interventi, con sette stazioni tra Lecco, Valsassina e Valvarrone, Dongo, Triangolo Lariano, Varese, Ceresio e Oltrepo, dove operano 250 volontari che fronteggiano quasi 500 interventi all’anno.

"La tecnologia deve essere sfruttata in maniera positiva – spiega -. Innanzitutto occorre installare sugli smartphone app per segnalare e inviare la propria posizione. Bisogna tenerli sempre accesi e quindi ci vuole un power bank per ricarli".

I telefonini servono infatti non solo per lanciare l’allarme, ma anche per consentire ai soccorritori di localizzare escursionisti in difficoltà. Grazie agli apparati da "guerra elettronica" di cui dispongono sono in grado di individuarli pure in assenza di segnale e di tracciarne gli spostamenti. Purtroppo in molti invece li adoperano solo per scattare foto e girare video, oppure per navigare sui social, magari per decidere senza cognizione di causa né competenze quale itinerario affrontare, ritrovandosi poi in guai seri, come su itinerari troppo impegnativi oppure bloccati per il maltempo. "Al contrario bisognerebbe consultare i siti internet e i canali social per pianificare al meglio le uscite – prosegue il capodelegazione della Lariana -, ad esempio per conoscere le condizioni meteo e sapere preventivamente se i rifugi sono aperti". Per il resto valgono i consigli e le raccomandazioni di sempre: "Nello zaino occorre avere attrezzatura adatta ad ogni tempo tra cui la giacca a vento perché il meteo può cambiare repentinamente con improvvisi temporali, indossare scarpe adatte per ogni terreno, essere dotati di una lampada frontale poiché con la bella stagione è facile trattenersi all’aperto più del previsto ed essere sorpresi dal buio e portarsi dietro qualche scorta d’acqua e di cibo". Sono accorgimenti che possono veramente segnare la differenza e evitare che alle 4 vittime morte solo nei primi mesi di quest’anno sulle montagne lecchesi, se ne aggiungano altre.

Daniele De Salvo