
Senza radiologi e fondi promessi dalla Regione
"Rafforzeremo la parte tecnologica, comprando un’apparecchiatura per la Radiologia, spendendo immediatamente 500mila euro". A distanza di tre mesi e mezzo, del mezzo milione di euro garantiti dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso in persona, però non c’è alcuna traccia, né nei bilanci, né nei documenti ufficiali. L’annuncio dei nuovi apparecchi era stato comunicato anche per convincere a rimanere al loro posto i tecnici radiologi che avevano rassegnato le dimissioni. Stanchi di aspettare, oltre che un poco arrabbiati per essere stati presi in giro, tre di loro ne sono però andati. Ne seguiranno probabilmente altrettanti nel giro di poche settimane, sempre che i nuovi dirigenti della sanità pubblica lecchese non riescano a convincerli a disfare le valige. Già ora, garantire in meno la stessa attività e lo stesso numero di esami, è difficile. Nuove defezioni e mancanza di rimpiazzi, decreterebbero però la fine del servizio h24 di radiologia, con pesanti conseguenze soprattutto per i pazienti ricoverati la sera e di notte in Pronto soccorso, che verrebbero necessariamente dirottati in altri ospedali o dovrebbero attendere fino al mattino dopo.
Il problema riguarda tutta la Asst di Lecco, non solo il San Leopoldo Mandic. Su 12 tecnici radiologi che se ne sono andati, tra 2 in pensione, uno in mobilità e 9 che si sono dimessi, al momento ne sono stati assunti solo 8 tramite bando pubblico. A loro si aggiungono altri 4 libero professionisti, reclutati a 30 euro lordi all’ora, per ridurre le liste d’attesa, attraverso la copertura da minimo 4 a massimo 10 ore la settimana. I nuovi apparecchi diagnostici all’avanguardia probabilmente aiuterebbero a non perdere altri tecnici di radiologia e a trovarne di nuovi.
D.D.S.