
Sentiero del Viandante
Lecco - Dalla città dei Promessi sposi alle porte della Valtellina e viceversa a piedi, alla scoperta delle bellezze naturali, artistiche, storiche e culturali e soprattutto paesaggi mozzafiato su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno. È il Sentiero del Viandante, completato e inaugurato di recente, che unisce Lecco alla bassa provincia di Sondrio, passando attraverso Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Lierna, Varenna, Perdelo, Bellano, Dervio, Dorio, Colico e Piantedo. È un percorso lungo 45 chilometri, costituito da antichi sentieri e vecchi camminamenti a mezza costa sul Lario, utilizzati nel corso dei secoli da contadini, commercianti e soldati. Per completare il Sentiero del Viandante occorrono tra le 15 e le 18 ore totali. Sono previste quattro tappe, sebbene ognuno possa decidere il tratto da affrontare e quali deviazioni seguire a seconda di dove si voglia andare e di cosa si voglia vedere. Il dislivello totale è di 360 metri di saliscendi continui. Il Sentiero del Viandante è adatto a tutti, senza essere escursionisti esperti. Per conformazione non è tuttavia idoneo a passeggini né carrozzine. Occorre inoltre indossare scarpe da trekking e abbigliamento da media montagna e pianificare prima il percorso, che è ben segnalato e non presenta particolari criticità.
La prima tappa indicata è tra Lecco e Lierna: in circa 4 ore di passeggiata si possono vedere la chiesa di San Martino, di San Bartolomeo, di San Giorgio del IX secolo, la Torre del Barbarossa di Maggiana. La seconda tappa da Lierna e Vezio presenta un dislivello complessivo di oltre 800 metri e prevede due varianti: la variante bassa per la sorgente di Fiumelatte che è il fiume più corto d’Italia e quindi Varenna e la variante alta. La quarta tappa prevista richiede mediamente fino a quattro ore e mezza di cammino e porta a Dervio, attraverso il Bosco delle Streghe, Bellano con il suo Orrido e gli altri capolavori e Oro. Infine la quarta tappa: sei ore per conoscere Corenno Plinio con tutti i suoi tesori, costeggiare il Monte Legnone, visitare la Torre di Fontanedo, magari divagare al Forte spagnolo di Fuentes e al Forte di Montecchio, la fortezza della Grande guerra meglio conservata in Europa, fino ad approdate al Santuario della Madonna di Valpozzo.