Lecco, sedicenne picchiato e rapinato da una baby gang: il branco messo in fuga da alcuni passanti

L’agguato fuori da scuola: con la scusa di chiedere l’ora, gli aggressori hanno buttato a terra il ragazzo e gli hanno portato via il portafoglio con i soldi appena lasciati dal nonno. Lo smartphone salvato per miracolo

Sedicenne aggredito e rapinato dal branco

Sedicenne aggredito e rapinato dal branco

LECCO – Ancora violenza in strada a Lecco e ancora una volta sia la vittima, sia gli autori sono dei giovanissimi. L’altro giorno un ragazzino di 16 anni appena uscito da scuola, è stato aggredito da sei o sette coetanei in branco. Lo hanno picchiato e gli hanno rubato il portafogli con 70 euro: era la mancia che il nonno gli aveva regalato per il suo compleanno. Il 16enne stava tornando a casa. "Ciao scusa, sai mica che ore sono?", gli hanno chiesto altri due adolescenti che lo hanno affiancato, uno da una parte, uno dall’altra, come due bravi dei Promessi sposi. In realtà non volevano sapere l’ora, volevano i suoi soldi. Lo studente ha intuito che qualcosa non quadrava e ha provato ad accelerare il passo per scappare, ma sono arrivati altri quattro o cinque adolescenti del branco, che lo hanno circondato e spinto a terra con uno sgambetto.

Sebbene rannicchiato da solo e inerme sull’asfalto, hanno lo stesso infierito su di lui con calci e pugni. Volevano pure il suo smartphone ma sono stati costretti alla fuga per l’arrivo di altri passanti. Il sedicenne è stato soccorso dai sanitari di Areu e dai poliziotti di pattuglia della Volanti.

“Reputo inaccettabile che una madre o un padre debbano aver paura che i propri figli vengono malmenati per poche decine di euro all’uscita di scuola – denuncia il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, che torna a invocare anche a Lecco i militari dell’esercito –. Quanto ancora dovremo assistere a queste scene? L’errore da non fare è minimizzare il problema o, peggio ancora, confondere il disagio giovanile con la delinquenza".