DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, sciopero della sanità pubblica: gli angeli del coronavirus incrociano le braccia

Turni massacranti e contagi: con i dipendenti dell'Asst hanno manifestato pure i sindaci. Proteste anche a Bellano e Merate

Lo sciopero all'ospedale di Merate

Lecco, 14 maggio 2021 – Gli eroi del coronavirus in sciopero. I dipendenti della sanità pubblica provinciale di Lecco questa mattina hanno scioperato per 2 ore per denunciare che quasi mille di loro si sono infettati in servizio, i turni massacranti, i trasferimenti coatti, le ferie cancellate, la mancanza cronica di personale, l'esternalizzazione e la privatizzazione, lo smantellamento dei presidi e degli ambulatori territoriali. Sono state organizzate proteste sia all'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, sia all'Umberto I di Bellano, sia al San Leopoldo Mandic di Merate, dove con gli operatori sanitari hanno manifestato anche molti sindaci del territorio preoccupati dalle continue chiusure di reparti con il pretesto della pandemia.

A indire lo sciopero sono stati i rappresentanti della Rsu interna insieme ai vertici di tutte le organizzazioni sindacali di categoria. L'adesione allo sciopero è stata massiccia. “Scioperiamo per la difesa del diretto alla salute dei cittadini – spiega Ercole Castelnovo, capodelegazione della Rsu aziendale – Scioperiamo contro la dirigenza regionale lombarda e locale dell'Asst di Lecco incapace a gestire la pandemia e offrire servizi di vaccinazione nelle strutture di prossimità. Denunciamo il fallimento delle politiche sanitarie lombarde”. Lo sciopero è stato indetto per due ore per non provocare eccessivi disagi ai pazienti.