Scacco al trapper che voleva girare il video guerriglia

L’appello all’adunata è stato intercettato dagli agenti che hanno bloccato il gruppo

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Scacco matto al rapper 21enne Escomar. In poche mosse il prefetto di Lecco Castrese De Rosa e il questore Alfredo D’Agostino lo hanno messo fuori gioco. La giovane promessa della musica trap, al secolo Omar Bayouda, marocchino che abita a Cabiate per sabato aveva chiamato a raccolta tramite social centinaia di fan per invadere Lecco armati di estintori e fumogeni per un girare il suo ultimo videoclip. Una scena già vista nel Lecchese e soprattutto a Milano. L’appello all’adunata è stato però intercettato dagli agenti della Polizia lecchese, che così li hanno aspettati tutti in forze. Quando si sono accorti dell’“accoglienza“ all’ultimo momento è giunto il contrordine di spostarsi in massa a Calolziocorte, dove però si sono subito diretti pure i poliziotti. Alla fine il trapper e i suoi supporter si sono così dovuti accontentare di un parco pubblico lungo l’Adda di Calolziocorte, guardati a vista. Dal canto suo il musicista, che sperava di emulare il collega più quotato e coetaneo lecchese più daspato d’Italia Baby Gang - Zaccaria Mouhib, ha continuato sempre sui social a sostenere la parte. "Per garantire l’ordine pubblico poliziotti e carabinieri sono stati obbligati a doppi e tripli turni e li ringrazio, specialmente il questore Alfredo D’Agostino – spiega il prefetto Castrese De Rosa, impegnato personalmente con lui a monitorare la situazione dalla centrale operativa -. Sarebbe bastato che come tutti avessero avvisato e chiesto i permessi e nessuno avrebbe impedito loro di girare il video". Molti dei partecipanti all’assembramento sono stati comunque già identificati e denunciati.

D.D.S.