San Michele stop al transito

Il conto alla rovescia per il pensionamento definitivo del San Michele è cominciato. Nel giro di 9 anni lo storico viadotto costruito tra il 1887 e il 1889, candidato a diventare patrimonio dell’umanità, verrà chiuso al transito di automobilisti e pendolari del treno. Il collegamento sull’Adda tra la sponda lecchese di Paderno e quella bergamasca di Calusco verrà sostituito da due nuovi ponti indipendenti, uno ferroviario, l’altro stradale, ma proprio sul posizionamento di quest’ultimo a ridosso di quello attuale i sindaci del Meratese hanno bocciato i progetti realizzati dai tecnici di Rfi che invece piacciano ai colleghi dell’Isola. Lo vorrebbero infatti più a sud, verso la provincia di Monza, per paura che le strade dei paesi che amministrano vengano invasi da automobilisti e soprattutto camionisti, che si prevede raddoppieranno. Dalla Provincia di Lecco tuttavia assicurano di aver ottenuto la rassicurazione che verranno realizzate altre infrastrutture per limitare se non cancellare il temuto disastro viabilistico. "In particolare, l’eliminazione di due passaggi a livello in località Sernovella tra Robbiate e Verderio e la realizzazione della tangenzialina di Verderio permetteranno di sistemare alcune problematiche sospese da anni – tranquillizza il vicepresidente di Villa Locatelli Mattia Micheli che è il delegato provinciale alla Viabilità –. Ora siamo al lavoro per trovare i finanziamenti necessari per mettere in campo e realizzare tutte queste azioni". Nonostante sia stato rimesso a nuovo con due anni di lavoro e un investimento di 20 milioni di euro per evitare che crollasse, il ponte di Paderno non reggerà ancora a lungo ed entro il 2031 dovrà essere interdetto alla circolazione per diventare solo un’attrazione turistica. Daniele De Salvo