Quintali di plastica per gli interventi: "Possibili sale operatorie green"

Il progetto pilota del direttore della Chirurgia al Manzoni di Lecco

Salvano vite umane, ma, loro malgrado, a costo di produrre decine di chili di plastica e quintali di anidride carbonica. Sono i chirurghi e gli operatori sanitari delle loro equipe che li affiancano in ogni operazione. Durante ogni intervento si producono infatti fino a 8 chili e mezzo di plastica: confezioni di bisturi e strumenti, involucri di garze sterili, cannule, camici, guanti, mascherine e teli usa e getta. Vengono generati, direttamente e indirettamente 814 kg di anidride carbonica. Non è solo questione di inquinamento, ma anche di costi: ciò che non si può riciclare o riutilizzare rappresenta una spesa o un mancato risparmio.

Sono i dati emersi durante il 36° National congress dell’American college of Surgeons Italy Chapter che si è svolto al Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano. “Advanced technology basics. Keeping together knowledge, vision, wisdom and daily toil“ è stato il titolo del simposio. Lo ha organizzato Mauro Zago, 65 anni, direttore della Chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco.

Solo lui e i suoi colleghi di reparto effettuano circa 1.400 operazioni all’anno: significa che producono più di 10 tonnellate di plastica e più di mille di Co2. Sebbene il 72% del materiale adoperato in camera operatoria sarebbe riciclabile, solo il 25% irrecuperabile e appena il residuale 3% sia realmente infetto, fino al 70% di ciò che viene usato durante gli interventi viene lo stesso incenerito, per precauzione. Il risultato è che circa il 3% della spazzatura bruciata nel termovalorizzatore di Valmadrera è rappresentata proprio da rifiuti sanitari, compresi quelli prodotti in camera operatoria.

Per provare a inquinare meno e produrre meno rifiuti, il primario e i suoi collaboratori sono promotori di un progetto pilota insieme ai ricercatori del Cnr. "Ritengo che come chirurghi - spiega - non ci si debba concentrare solo sulla tecnica. Per questo, affrontiamo anche il tema delle sale operatorie green: esistono esperienze che possono non solo contribuire a un minor consumo di materiali a impatto ambientale, ma avviare percorsi virtuosi di economia circolare forieri di grandi risparmi".

Daniele De Salvo