Lecco, non convince il quarto ponte in arrivo: regalo delle Olimpiadi

Il sindaco Mauro Gattinoni: "Con questo progetto sicuramente si potranno risolvere gli oggettivi problemi di code e incidenti"

Mauro Gattinoni

Mauro Gattinoni

Lecco -  Con il lago di fronte e le montagne alle spalle, il lungolago e chilometri di gallerie che corrono nel suo sottosuolo a Lecco, attraversata ogni giorno da oltre 110mila veicoli, la maggior parte diretta da e verso la Valtellina, ogni nuovo intervento viabilistico è visto con sospetto. Figurarsi poi se si tratta di un aggiungere un nuovo ponte, il quarto.

Lunga 300 metri, la nuova infrastruttura sarà a campata unica e correrà di fianco al ponte Kennedy, aggiungendo una corsia di ingresso alla città e una pista pedonale. Il costo, 23 milioni, sarà finanziato da Anas con i fondi per le Olimpiadi di Milano-Cortina, ma in città ne farebbero a meno. "Con questo progetto sicuramente si potranno risolvere gli oggettivi problemi di code e incidenti che si verificano nei comuni di Olginate, Garlate, Pescate e nel tunnel del Monte Barro – spiega il sindaco Mauro Gattinoni – È però altrettanto vero che si tratta di un intervento parziale, innanzitutto perché non risolve i problemi delle code in uscita da Lecco verso Pescate e Milano. Anzi, interferirà con il centro sportivo del Bione, l’elisoccorso, la Protezione civile, il Centro di raccolta rifiuti. Insieme alla Regione, Provincia e Anas dobbiamo impegnarci perché in tempi rapidi si trovi una soluzione efficace, le cose a metà non ci piacciono proprio". Insomma si rischia di dover costruire un quinto ponte per rivolvere i problemi provocati dal quarto.