Quartieri Aler ostaggio di notte di Baby Gang e degli altri trapper

Gli abitanti sono esasperati da musica alle stelle, schiamazzi e vandalismi sino alle prime luci dell’alba. Impossibile riposare

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Sotto assedio di Baby Gang e degli altri trapper. Gli inquilini delle case popolari di Calolzio non ne possono più che gli androni e i giardini dei palazzi di via Di Vittorio dove abitano siano diventati il ritrovo e le location per girare i video di Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang - che è il trapper di 21 anni più "daspato" e chiacchierato d’Italia per il suo comportamento sempre al limite -, oltre che di tutti gli altri suoi colleghi o aspiranti tali della zona. Schiamazzi, musica fino a notte fonda, ragazzini che arrivano dal circondario a ogni ora e vandalismi, stanno esasperando chi lì vive e vorrebbe riposare. Per evitare che la situazione degeneri ieri il prefetto, Sergio Pomponio, ha chiamato a rapporto i vertici delle forze dell’ordine, il sindaco Marco Ghezzi, il comandante della Polizia Locale ma anche Fabio Danesi, presidente Aler di Lecco, Sondrio e Bergamo. Dal Comune potenziata la videosorveglianza per monitorare quanto succede e il prefetto ha disposto più controlli. Gli occhi elettronici e carabinieri e poliziotti non possono bastare né sono la soluzione. "Le politiche di sicurezza non possono svilupparsi senza politiche sociali e queste presuppongono la conoscenza delle persone", spiega il prefetto. Ci vogliono più interventi sociali per coinvolgere i giovani e offrire loro spazi e attività alternativi e più decoro. Per questo il prefetto ha sollecitato interventi di riqualificazione urbana del complesso residenziale pubblico. D.D.S.