Lecco – Tempi più lunghi e costi più alti, sia ambientali sia economici, per il futuro Quarto ponte di Lecco a doppio senso. Lo teme il sindaco Mauro Gattinoni, che smorza i facili entusiasmi sull’adeguamento a due corsie di marcia in ingresso e in uscita da Lecco del nuovo ponte, in fase di costruzione accanto al Terzo ponte Alessandro Manzoni della Statale 36. Sulla questione, da cui dipende la qualità della vita di migliaia di pendolari dell’auto che quotidianamente entrano ed escono da Lecco e di chi a Lecco ci abita, è in programma un incontro in Regione lunedì prossimo con i tecnici di Anas. Durante la riunione verrà presentata la soluzione prescelta per rendere appunto a doppia corsia il futuro collegamento, originariamente progettato invece per essere percorso solo in ingresso a Lecco.
“Ho l’impressione che ci si stia indirizzando verso la soluzione peggiore”, sono le paure espresse dal sindaco in aula durante l’ultimo Consiglio comunale. È la soluzione che prevede l’adeguamento a due livelli dello svincolo lato Pescate, certamente più funzionale, ma insieme più complessa: comporterebbe infatti la costruzione di una nuova sopraelevata di innesto con l’attuale svincolo di uscita. Si tratterebbe di un’opera da 20 milioni di euro extra, rispetto ai 36 milioni e mezzo stanziati per la costruzione del viadotto. Richiederebbe inoltre molto tempo per essere realizzata e interferirebbe parecchio anche con il paesaggio circostante, uno dei più iconici della Lombardia, descritto pure da Manzoni nei suoi Promessi sposi. Eppure le alternative non mancherebbero, sono state elaborate e presentate un paio di anni fa proprio su commissione del sindaco di Lecco, che per questo spera di potersi ripresentare in assise con “informazioni più rassicuranti” dopo il vertice al Pirellone.
Il Quarto ponte è un’infrastruttura che rientra tra quelle strategiche per le Olimpiadi invernali 2026. Servirà per il traffico locale, in modo da sgravare il Terzo ponte, destinato invece al traffico a lunga permanenza. Sono circa 80mila gli automobilisti e camionisti che ogni giorno attraversano il Terzo ponte: il 70% che arriva da sud è diretto proprio a Lecco, mentre in 12mila che percorrono dalla parte opposta escono allo svincolo di Pescate.