Le forbici di Premana erano “made in Cina“

Carico di 126mila pezzi scoperto in dogana era destinato a un’azienda del paese. Erano rivendute come originali

Maxi sequestro di forbici tarocche

Maxi sequestro di forbici tarocche

Premana (Leccco) 30 gennaaio 2022 -  Forbici Premana made in China. A taroccarle non sono stati i concorrenti del dragone rosso, ma uno dei più importanti produttori di forbici e coltelli di Premana, che sono il simbolo del paese, dove vengono realizzati fin dal XIII secolo. L’obiettivo di questo sistema che è stato scoperto durante un controllo in dogana, era quello di spacciare per prodotti di alta qualità realizzati nella sua azienda di Premana e di rivendere come tali volgari imitazioni, facendo la cresta sul prezzo per incassare di più. 

A scoprirlo sono state i militari della Finanza e i funzionari della Dogana di Como che a Montano Lucino hanno intercettato nei giorni scorsi un carico con 126mila forbici, coltelli, coltellini e altri strumenti da taglio confezionati e stipati in quasi 1.200 scatole in pronta vendita forgiati e assemblati nella Repubblica popolare cinese sebbene marchiati con l’inconfondibile marchio «Premana» appunto e «Made in Italy». Finanzieri e doganieri hanno subito compreso che qualcosa, anzi parecchio, non quadrava.  «Abbiamo rilevato l’apposizione del marchio aziendale italiano su prodotti privi di qualsiasi riferimento sull’origine e sulla provenienza estera delle merce – spiega il tenente colonnello Pietro Simone Bottini, comandante della Finanza del gruppo di Como -. Abbiamo anche constatato l’assenza di attestazioni del marchio circa le informazioni relative alla tracciabilità degli utensili e per questo abbiamo sequestrato amministrativamente 126mila forbici professionali potenzialmente pericolose».

Il titolare di una delle fabbriche storiche di lame è stato inoltre segnalato ai vertici della Camera di commercio di Lecco e Como a cui è affidato io compito di tutelare e valorizzare il marchio collettivo di qualità «Premana»  È accusato di aver violato sia le normative sul «Made in Italy» sia il codice di consumo: rischia fino a 250mila euro di multa, ma anche di essere “licenziato“ e scaricato dai suoi colleghi produttori di forbici che potrebbero sentirsi gravemente danneggiati dato che da tempo si danno da fare per promuovere il vero il made in Premana, uno dei principali settori del paese conosciuto in tutto il mondo per la sua produzione artigianale.