Patrimonio Unesco, il ponte di Paderno teme la concorrenza dei tedeschi

Il San Michele è in lizza per diventare una delle meraviglie del mondo

Il ponte San Michele verrà mandato definitivamente in pensione

Il ponte San Michele verrà mandato definitivamente in pensione

Paderno – Il ponte di Paderno è in lizza per diventare una delle meraviglie del mondo. La costruzione dei nuovi ponti che lo sostituiranno, potrebbe però bloccare la lunga e difficile traversata del San Michele verso il riconoscimento di sito Unesco. Oltre alla realizzazione dei nuovi viadotti, anche i tedeschi potrebbero minare l’inserimento dello storico ponte nella World Heritage list, cioè la lista del patrimonio mondiale.

La candidatura per l’inserimento nella lista dei siti Unesco del San Michele - realizzato a tempo di record tra il 1887 e il 1889 - è una candidatura transnazionale, insieme ad altri cinque grandi ponti ad arco in ferro europei dello stesso periodo: sono il ponte di Müngsten in Vestfalia in Germania, il viadotto del Viaur e il Garabit viaduct in Francia e i ponti Dom Luís I e Maria Pia in Portogallo. A tirare le fila della candidatura plurima sono gli efficientissimi tedeschi, che tuttavia nella stessa regione sono alle prese con una concorrenza interna, perché hanno pure un secondo possibile sito tra cui scegliere: se venisse scelto quest’ultimo, la cordara per i sei ponti verrebbe sciolta e bisognerebbe ricominciare tutto da capo.

“Entro fine anno dovremmo riuscire a perfezionare l’iscrizione alla Tentative liste", spiega Gianpaolo Villa, vicesindaco di Paderno d’Adda, che si sta occupando della questione. La Tentative list è la lista appunto dei siti che ogni singolo Stato vuole candidare affinché siano riconosciuti patrimonio dell’umanità. “Intanto ci stiamo attrezzando pure per la promozione del ponte San Michele e degli altri 5 ponti, ad esempio con un sito internet – prosegue il vicesindaco -. Purtroppo al momento siamo in attesa delle decisioni dei compagni di viaggio tedeschi”.

 Oltre che per l’incognita dei tedeschi c’è preoccupazione pure per la costruzione di due nuovi ponti – uno ferroviario e uno viario – che presto verranno costruiti per rimpiazzare il San Michele, che verrà mandato definitivamente in pensione e rimarrà solo come un’attrazione turistica, nonostante sia stato rimesso a nuovo di recente. Fa paura soprattutto il futuro nuovo ponte stradale, che potrebbe essere collocato proprio accanto al San Michele, offuscandolo. Daniele De Salvo