REDAZIONE LECCO

Picchiato selvaggiamente: il branco va a processo

Rissa fuori dalla discoteca. Giovane di Introbio lasciato a terra. con una profonda ferita all’addome

Un gruppo di giovani l’ha circondato, aggredito, lasciandolo a terra con una grave ferita all’addome, provocata da una bottiglia rotta. È questa la scena dell’ennesima rissa accaduta all’esterno della discoteca Orsa Maggiore di Lecco ricostruita ieri in tribunale a Lecco, davanti al giudice Chiara Arrighi, con l’accusa condotta dal Pm Mattia Mascaro.

I fatti risalgono al 16 settembre di tre anni fa: erano le 3.20 quando è stato chiesto l’intervento della Polizia di Stato per un giovane ferito all’esterno della discoteca. Oltre all’equipe medica sono giunti gli agenti della Squadra Mobile che hanno trovato un centinaio di persone e come spiegato ieri in aula dagli agenti intervenuti sul posto quella notte "la tensione era alle stelle".

Sul piazzale gli agenti si sono ritrovati una centinaio di giovani, anche se la rissa aveva coinvolti due gruppi con una quindicina di persone in tutto. Gli altri erano stati però testimoni. "I motivi di quella rissa – ha spiegato l’Ispettore Marco Di Prinzio, all’epoca dei fatti in servizio alla Questura di Lecco – erano futili e abbiamo ricostruito l’accaduto grazie ai testimoni e al sistema di videosorveglianza della città".

Vittima della rissa, un ragazzo di 17 anni, residente all’epoca a Introbio, che venne ricoverato all’ospedale Manzoni, e sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

A giudizio sono finiti cinque giovani: tre hanno chiuso il conto con la giustizia con riti alternativi mentre due hanno scelto il dibattimento per difendersi. Sono accusati di rissa e lesioni personali nei confronti del giovane valsassinese ridotto male dopo una nottata di follia.

Angelo Panzeri