"Perché votare Del Curto? Bella persona che si spende per gli altri"

"Perché votare Del Curto? Bella persona che si spende per gli altri"

"Perché votare Del Curto? Bella persona che si spende per gli altri"

Piazzale Bertacchi ieri pomeriggio è stato il teatro della presentazione della lista del Partito Democratico a supporto di Del Curto sindaco. E il luogo di presentazione non è stato casuale come ci ricorda Michele Iannotti, capolista nonché segretario provinciale dei Dem. "È uno dei luoghi che sono stati oggetto di recupero funzionale negli ultimi anni, un luogo di incontro e relazioni. Qui molti sondriesi si ritrovano e noi come gruppo di cittadini vogliamo metterci a disposizione della comunità".

Iannotti spiega il perché del sostegno a Del Curto. "È una persona di grande spessore umano e professionale, una bella persona che ha dedicato parte della sua vita ad aiutare gli altri… È la persona giusta per guidare questa città, sarà un sindaco a tempo pieno, che metterà a disposizione tutto il suo tempo per la nostra comunità… La nostra lista è composta da 32 persone, equamente divise tra uomini e donne. Ci sono anche alcuni giovani e questo è molto importante. Che Sondrio vogliamo? Una città più accogliente per residenti e turisti, una città che guardi ad un modello di sviluppo in cui i giovani possano rimanere in città anche da "grandi", una città che valorizzi le frazioni allo stesso modo della parte bassa e dove vengano date risposte ai bisogni dei cittadini e nessuno venga lasciato solo".

I candidati sono Michele Iannotti, Salvatore Ambrosi, Sabrina Andreoli, Mira Andriolo, Mauro Beltrama, Michele Bernardi, Marcello Bosisio, Gloria Busi, Sergio Calabrò, Pablo Antonio Comincioli, Luca Cremonini, Michele De Luca, Danila D’incà, Stefania Dioli, Lucia Falappi, Alfredo Leoni, Lindita Mamli, Corrado Menesatti, Natascia Micheli, Pierluigi Morelli, Paolo Proh, Giulia Resta, Elena Rossi, Matteo Russo, Giovanna Sciaresa, Roberta Songini, Paola Squarcia, Lisa Tam, Annamaria Tempra, Paolo Trimarchi, Floriana Valenti, Massimo Zampatti.

Fulvio D’Eri