Reti divelte, varchi aperti: a Pescate incursioni nel parco diventato un cantiere

Il sindaco: "Molti non hanno capito che l’area non è più accessibile". Presentata denuncia contro ignoti, nei fine settimana ci sarà la vigilanza

La zona è stata interdetta per i la vori necessari a realizzare la terza corsia del ponte Manzoni

La zona è stata interdetta per i la vori necessari a realizzare la terza corsia del ponte Manzoni

Pescate (Lecco) – Le immagini scattate ieri mattina sono più che eloquenti: reti divelte, pali di recinzione spostati, varchi di accesso alla zona del lungolago lasciati aperti per entrare e uscire nel parco Addio Monti di Pescate, ora area di cantiere per la realizzazione della terza corsia del ponte Manzoni. Domenica, approfittando della bella giornata, in molti hanno forzato gli ingressi e sono entrati nel parco, anche con passeggini e biciclette, passando soprattutto dall’ingresso di via Alzaia.

"Purtroppo – dice il sindaco Dante De Capitanimolti non hanno ancora capito che non è più un parco accessibile a tutti, ma un’area di cantiere privata, il cui accesso è consentito solo alle maestranze impegnate nei lavori". I trasgressori, aggiunge, rischiano una denuncia da parte dell’impresa assegnataria dei lavori per violazione di proprietà privata, quale è appunto considerata un’area di cantiere, e per danneggiamenti alle recinzioni.

Il direttore del cantiere nella giornata si è presentato alla caserma dei carabinieri di Olginate, per depositare una denuncia contro ignoti. La polizia locale ha recuperato le immagini delle telecamere di via Alzaia. Una società di vigilanza privata per presidiare il cantiere durante i fine settimana.