
La stazione ferroviaria di Osnago
Osnago, 13 marzo 2025 – Bus navetta al posto dei treni che non fermano più nelle stazioni di Osnago e Airuno e abbonamento allo stesso prezzo (anche per viaggi più lunghi per i cambi) per poter tornare a casa. Soluzioni, quelle proposte dall’assessore regionale a Trasporti e Mobilità e dai tecnici di Rfi e Trenord per limitare i danni, che però non piacciono ai pendolari e le respingono ai mittenti, poiché “inutili o quasi”.
“Ci vediamo costretti a rigettare le scelte effettuate, non si possono ritenere adeguate”, spiegasospensione per tre mesi di fermat e appunto, Mandello del Lario e Arcore. n elle stazioni di Osnago e Airuno
Francesco Ninno, portavoce del Comitato dei pendolari del Meratese e rappresentante dei viaggiatori lombardi al tavolo della Conferenza del Trasporto pubblico locale, al termine dell’incontro che si è svolto l’altro giorno per spiegare le conseguenze dei lavori ferroviari tra Monza e Calolziocorte, cioè la riduzione e laIntanto i pendolari dubitano che si riuscirà ad allestire un servizio di bus navette sostitutivi dei treni, per la mancanza di pullman e di autisti sufficienti. E poi con i bus i tempi di viaggio aumenteranno da minimo mezz’ora fino a che a 60 minuti in più: troppo per chi deve andare al lavoro e a scuola. Non ci sono inoltre sufficienti parcheggi nelle zone di partenza e arrivo e nemmeno nelle altre stazioni.
“L’utilizzatore medio del treno è di solito già abbonato e ha comprato un servizio che non viene attuato ed avrebbe pertanto diritto ad un rimborso”, è la replica invece alla comunicazione che i viaggiatori penalizzati non dovranno comunque pagare nulla in più. La richiesta è quindi che si mantengano tutte le fermate solite durante le ore di punta del mattino e del pomeriggio e sere e che si valuti di rimandare i lavori e le penalizzazioni all’estate.
Stessa istanza da parte del sindaco di Osnago Felice Rocca, che vuole che vengano mantenute due fermate al mattino e due alla sera: “Ecco si tratta di solo 4 corse da “congelare”, 2 al mattino e 2 alla sera, che possono sicuramente attenuare, e di molto, il disagio che i lavori inevitabilmente porteranno ai nostri pendolari”.